In corso Mameli la mensa: Brescia sempre più città universitaria
In corso Mameli la mensa è servita. O quasi: ufficialmente aprirà i battenti a settembre con l’inizio del nuovo anno accademico. Ma ieri sono state consegnate le chiavi dell’immobile da Brescia Infrastrutture, braccio operativo del Comune, all’Università Statale, che ha sottoscritto un contratto d’affitto di trent’anni.
La mensa, fermamente voluta dall’ateneo e dalla Loggia, oltre a rispondere all’esigenza di potenziare i servizi offerti agli studenti in centro storico, completa gli interventi nell’edificio sede, al primo e al secondo piano, della sala studio «Umberto Eco». Sta quindi per giungere al termine l’iter di trasformazione del palazzo che fino al 2015 ha ospitato Buonissimo. Un iter durante il quale è stato anche riassegnato l’appalto al secondo classificato, la Rvm Impianti di Artogne, che ha completato i lavori.
L’intervento ha consentito la riqualificazione dei locali, sulle cui pareti il colore dominante è già il blu istituzionale dell’UniBs. Grande attenzione è stata richiesta dall’Università anche agli aspetti dell’accessibilità visiva: per questo motivo i percorsi interni saranno adeguati con cartelli tattili e segnalazioni a terra a contrasto. Tutto questo per un investimento complessivo di 1.122.000 euro, come ricorda il presidente di Brescia Infrastrutture, Marcello Peli. Dal canto suo la Statale non ha perso tempo e ha già espletato la gara per la gestione della mensa, assegnata alla società Pellegrini spa, la quale nei mesi estivi perfezionerà gli interventi e allestirà gli arredi negli oltre 1.600 metri quadrati disposti tra il piano terra e quello interrato.
«Con questa operazione - rimarca il sindaco Emilio Del Bono - si completa la vocazione universitaria del palazzo all’imbocco di corso Mameli e si rafforza il patto tra la città e l’Università: puntiamo a consolidarlo sempre di più». «In centro storico - aggiunge il rettore Maurizio Tira - mancava una sala mensa: ora abbiamo a disposizione una struttura moderna, funzionale, dotata di ampi spazi e a due passi dalle nostre sedi».
Anche tra i diretti interessati, ossia gli studenti, prevale la soddisfazione. La senatrice accademica Klaudia Gavoci di Studenti Per, alla quale simbolicamente sono state consegnate le chiavi della struttura, sottolinea che «si sta intraprendendo la via dell’integrazione della comunità accademica con quello che è il panorama cittadino»: «È stato conseguito un risultato essenziale, da anni chiedevamo questo servizio per chi studia a Economia, Giurisprudenza e non solo». Voce dissonante quella di Azione universitaria, che pone più l’accento sui ritardi nei lavori. Per Carlo Andreoli «la mensa avrebbe dovuto essere attivata già in primavera, come riportato nel bilancio di previsione 2022-2024».
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