È stata finalmente inaugurata la mensa dell'UniBs in corso Mameli
Dopo le polemiche delle settimane precedenti e dopo innumerevoli ritardi, è stata aperta la mensa universitaria in corso Mameli.
All'inaugurazione erano presenti il rettore Francesco Castelli, il rettore emerito Maurizio Tira, l'assessore alla Mobilità Manzoni e il sindaco Del Bono. «La mensa in centro è un ulteriore tassello per i servizi che l'Università degli studi di Brescia offre ai suoi studenti e, allo stesso tempo, un'ulteriore presenza dell'Ateneo nel centro storico. La realizzazione di questo spazio è stata possibile anche grazie all'Amministrazione comunale: è il simbolo della sinergia tra le istituzioni» ha commentato soddisfatto Castelli.
La mensa si trova in corso Mameli accanto all'ingresso della sala studi «Umberto Eco», a servizio delle sedi del centro storico di UniBs: Economia e Giurisprudenza nella zona di San Faustino e il rettorato di piazza Mercato, alle residenze universitarie e al Rettorato. Nella parte superiore una parete blu con luci a led circonda un'ampia sala allestita con numerosi tavoli e che conta 300 posti a sedere: nel seminterrato, invece, si trova la vera e propria zona ristorazione, già popolata di ragazzi fin dall'apertura avvenuta lunedì scorso. In totale la mensa conta una superficie di 948 metri quadrati.
Come ha ricordato il sindaco Del Bono, l'edificio in cui sorge la mensa, di proprietà di Brescia infrastrutture e in affitto all'UniBs dal febbraio 2020, «è parte di un'operazione che abbiamo ereditato dalla precedente Amministrazione, questo edificio ormai aveva esaurito la sua funzione commerciale. Abbiamo ripensato gli spazi in chiave universitaria con una vocazione sociale, politica».
Il primo cittadino ha poi specificato il ruolo che l'apertura della mensa gioca nell'ottica della rigenerazione e riqualificazione di corso Mameli e di quella zona del centro storico: lo spazio non si esclude poi possa, in futuro, essere reso fruibile anche «per la pubblica amministrazione che lavora in centro e il resto della collettività»
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.
Le polemiche sui rincari
Non sono mancate le polemiche sull'aumento del prezzo dei buoni pasto, sollevate dai rappresentanti degli studenti sia sui social, sia con degli striscioni apposti davanti alla facoltà di Medicina. Oltre a ciò sono saltate anche le convenzioni con i locali vicini alle principali facoltà. Un problema questo soprattutto per i tirocinanti nelle varie Asst che non soltanto non sono retribuiti ma devono, spesso, pagare sia il pranzo che la cena all'interno delle strutture dove lavorano.
Il rettore Castelli non ha lasciato cadere il tema e al proposito ha detto che «l'aumento dei prezzi è dovuto al rincaro generale che caratterizza tutti i beni in questo periodo storico. Era necessario l'aumento del costo della mensa, ma di conseguenza è aumentato anche l'impegno economico dell'università per cercare di non gravare troppo sugli studenti».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato