Scuola

Ritorno a scuola: la guida per positivi, quarantene e congedi

È scontro tra governo, Regioni e presidi sul rientro in classe. Una guida su come affrontare un mese che si annuncia complicato
Positivi, contatti, quarantene e congedi: la scuola si prepara a ripartire - Foto Ansa/Matteo Corner © www.giornaledibrescia.it
Positivi, contatti, quarantene e congedi: la scuola si prepara a ripartire - Foto Ansa/Matteo Corner © www.giornaledibrescia.it
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Riapre lunedì 10 gennaio la maggior parte delle scuole di Brescia e provincia. E si annuncia già una ripartenza con più di qualche criticità, tra studenti positivi al Covid e docenti e personale scolastico assenti causa virus. Già venerdì, con il rientro in classe in molti istituti superiori, si è potuto misurare l'impatto della pandemia sulle attività didattiche: a conti fatti, l'8% degli alunni ha disertato le lezioni causa Covid e assenze si sono registrate anche fra il personale, con situazioni variabili da istituto a istituto.

Negli ultimi giorni abbiamo assisto a prese di posizione da più parti sull'opportunità di tornare o meno in presenza: il governo ha deciso che il ritorno in classe è la priorità, mentre i governatori delle Regioni e i presidi hanno più volte chiesto (arrivando a imporre la dad come in Campania e in Sicilia) di ricorrere alla didattica a distanza, affermando che gli attuali numeri dei contagi sono incompatibili con una ripresa delle lezioni in sicurazza.

A ridosso di Capodanno si era parlato di un «piano per il rientro a scuola», che verteva su mascherine Ffp2 e screening a tappeto negli istituti. Ma alla vigilia della ripartenza non sembrano esserci stati sviluppi significativi, in particolare sul fronte del monitoraggio. Con l'ultimo decreto il governo ha messo a bilancio 9 milioni di euro per il tracciamento, grazie anche al supporto dei laboratori militari, ma almeno per il Bresciano non sembrano esserci al momento ricadute significative.

Gennaio si prospetta un mese complicato, con previsioni - come quella del fisico Giorgio Sestili - di 400mila nuovi contagi al giorno e reparti ospedalieri di nuovo sotto pressione per via dell'aumento esponenziale dei ricoveri. Uno scenario che finirà inevitabilmente col ripercuotersi sulle scuole.

Il sistema di tracciamento è già andato in crisi durante le vacanze di Natale, a scuole chiuse. L'onda lunga dei contagi tra i banchi ha ingolfato i punti tampone, con code chilometriche tanto negli hub quanto nelle farmacie che si sono ripetute giorno dopo giorno. Con il rientro il classe degli studenti e l'alta contagiosità della variante Omicron il rischio che l'attività di screening vada in tilt è più che concreto.

Mio figlio è positivo: cosa succede

Vediamo cosa succede se un alunno risulta positivo al Covid. Come spiega Ats Brescia, un link inviato via sms permette di scaricare il provvedimento di isolamento.

La durata dipende dallo stato vaccinale, e ora che possono ricevere il vaccino anche i bambini tra i 5 e gli 11 anni, i diversi step interessano anche l'ultimo anno di scuola dell'infanzia, tutto il ciclo della primaria e primi due anni delle medie.

L'isolamento dura 7 giorni per chi ha completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose) da meno di 4 mesi e per chi ha ricevuto la dose booster (sono aperte da ieri le prenotazioni per la fascia 12-15 anni). Se non si è vaccinati, l'isolamento dura 10 giorni.

Al termine, il medico di famiglia o il pediatra potranno effettuare direttamente un tampone di controllo o richiederlo presso i punti tampone. In alternativa, è possibile effettuare il test antigenico in farmacia, portando la disposizione di isolamento di Ats.

Il congedo

E i genitori, che sono contatti stretti e dunque ad alto rischio? La circolare ministeriale del 30 dicembre scorso ha modificato le regole della quarantena, strutturandola secondo tre diverse modalità:

  1. soggetti non vaccinati, senza ciclo vaccinale primario (monodose J&J o due dosi di Pfizer o Moderna) completato o con ciclo completato da meno di 14 giorni: quarantena di 10 giorni e, alla fine, tampone da fare (molecolare o antigenico). In alternativa, la quarantena può finire dopo 14 giorni anche senza tampone, se non si hanno mai avuti sintomi.
  2. soggetti con ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni: se asintomatici, la quarantena dura 5 giorni e, alla fine, devono sottoporsi a tampone (molecolare o antigenico). Se si presentano sintomi, è necessario rivolgersi al medico di base.
  3. soggetti asintomatici con terza dose o ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti o guariti da meno di quattro mesi: non è necessario fare la quarantena, ma basta mettersi in autosorveglianza per 5 giorni e indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni. Se compaiono sintomi, è necessario fare un tampone (antigenico o molecolare) appena possibile e poi ripeterlo dopo 5 giorni. Se non compaiono sintomi, il test non serve.

È chiaro però che i bambini più piccoli non possono essere lasciati a casa da soli, anche se i genitori non sono tenuti a restare in quarantena in virtù della somministrazione della dose booster. Il decreto legge 146 del 2021 stabilisce che i genitori di figli con meno di 14 anni possano usufrire, fino al 31 marzo 2022 (fine dello stato di emergenza) di congedi parentali da richiedere all'Inps per via telematica.

La norma prevede il riconoscimento di un'indennità del 50% della retribuzione, ne può fare richiesta solo un genitore alla volta e vale sia nel caso in cui il figlio sia positivo al Covid, sia nel caso in cui sia stata attivata da didattica a distanza.

Nel caso in cui invece i figli abbiano tra i 14 e i 16 anni, non è previsto alcun indennizzo.

Contatti con compagni positivi in classe: cosa succede

I provvedimenti, con il decreto approvato il 29 dicembre scorso, sono articolati in maniera diversa in base al grado scolastico:

  • Nidi e scuole dell'infanzia: da 0 ai 6 anni, con «un caso di positività», si sospende l'attività didattica della classe per 10 giorni, con quarantena di pari durata e test di uscita, molecolare o antigenico, negativo.
  • Scuole primarie: con «un solo caso di positività nella classe», gli alunni restano in presenza ma «si raccomanda di consumare il pasto ad una distanza interpersonale di almeno 2 metri». In questo caso è prevista la «sorveglianza con test antigienico rapido o molecolare da svolgersi prima possibile dal momento in cui si è stati informati del caso di positività e da ripetersi dopo cinque giorni». Sempre alle elementari, «in presenza di almeno due casi positivi», si sospende l'attività in presenza e si applica la didattica a distanza per la durata di 10 giorni con quarantena di pari durata e test in uscita.
  • Medie e superiori: alle medie e superiori, in presenza di un caso di positività nella classe, la didattica prosegue in presenza, con l'obbligo di indossare mascherine Ffp2 almeno per 10 giorni, ma «si raccomanda di non consumare pasti a scuola a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri».
    Dai due positivi in classe in poi «le misure previste sono differenziate in funzione dello stato vaccinale». Gli alunni che non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario, che lo abbiano concluso da più di 120 giorni, che siano guariti da più di 120 giorni e ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo, andranno in Dad per 10 giorni (con quarantena della durata di 10 giorni e test di uscita negativo per rientrare). Gli studenti che hanno concluso il ciclo vaccinale primario, che siano guariti da meno di 120 giorni o che abbiano ricevuto la dose di richiamo, potranno proseguire in presenza con l'obbligo di indossare Ffp2 per almeno 10 giorni. Anche in questo caso «i raccomanda di non consumare pasti a scuola a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri». La misura sanitaria è «l'auto-sorveglianza». In questo caso il Miur precisa che «alla luce della nuova normativa, i requisiti per poter frequentare in presenza devono essere dimostrati dall'alunno interessato» e che «l'istituzione scolastica, per effetto dell'intervento legislativo, è abilitata a prendere conoscenza dello stato vaccinale degli studenti in questo specifico caso».
    Sempre alle medie e alle superiori con almeno tre casi di positività in classe è sospesa l'attività in presenza e si applica la didattica a distanza per 10 giorni. 

Tamponi gratuiti

Una recente circolare arrivata dall'ufficio del commissario per l'emergenza Covid Figliuolo prevede tamponi antigenici gratuiti per i ragazzi di medie e superiori che siano contatti di positivi. Nelle attività di testing sono coinvolti i medici di famiglia e i pediatri «al fine di preservare quanto più possibile le attività didattiche in presenza» recita il documento.

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