Medaglia di bronzo per Sesamo, il cestino automatico e smart
Avevano trionfato nella prima edizione, e si dovevano riscattare dal mancato podio della seconda. I ragazzi dell’istituto tecnico Primo Levi di Lumezzane avevano promesso che ce l’avrebbero messa tutta e sono stati di parola: il loro progetto «Sesamo» ha conquistato il terzo posto dell’hackathon 2022 del Da Vinci 4.0.
Marco Agnoeli, Carlo Bianchi, Giovanni Barbera, Alberto Brognoli, Nicola Carta, Andrea Fratti, Thomas Manduci, Davide Mingotti e Matteo Tanfoglio sono i componenti del team Teknomech, guidato dai professori Maurizio Maritato ed Edoardo Calabrese, che ha ideato il Sezionatore Ecologico per lo Smaltimento AutoMotorizzato, «Sesamo» appunto.
«È stato pensato - chiariscono i membri del team, che si è aggiudicato il sensore smart Fybra, dotato di intelligenza artificiale per misurare la qualità dell’aria nell’aula, premio messo in palio da The FabLab - dopo aver osservato che a scuola, così come in diversi luoghi pubblici, buona parte dei rifiuti non viene differenziata». Una percezione confermata, purtroppo, anche dai dati Arapa, dai quali emerge che negli ambienti comuni la percentuale del differenziato è poco significativa. Il progetto «Sesamo», quindi, mira ad aumentare questa percentuale, guidando l’utente nello smaltimento dei rifiuti, e supportandolo nella loro differenziazione.
L’utilità
«Nello specifico - spiegano gli studenti della 4° FTM del Primo Levi, che alla sfida ambientale lanciata dal Da Vinci 4.0 hanno risposto con una soluzione tecnologica all’avanguardia e con un impatto concreto sulla quotidianità - Sesamo è un cestino composto da più sezioni separate, messe in comunicazione con l’utenza tramite delle porte automatizzate. L’utente, durante la fase di smaltimento, non dovrà far altro che avvicinare il rifiuto all’area di lettura: una volta rilevata la tipologia, si aprirà la porta corrispondente garantendo lo smaltimento corretto».
Il prototipo dei Teknomech, che ha affascinato la giuria del Da Vinci 4.0 tanto da meritare il terzo posto del podio, è stato realizzato con una struttura portante in alluminio, rivestito in materiale composito. Al suo interno contiene due schede Arduino, tre motori a corrente continua riutilizzati da lettori cd in disuso, relè, finecorsa elettrici, sensori induttivi e capacitivi, e cablaggi elettrici vari.
La programmazione di «Sesamo», invece, è stata effettuata tramite software Ladder e Solidwork, e con un sistema di accumulo alimentato da una fonte solare tramite un pannello fotovoltaico. «Ovviamente Sesamo - concludono i ragazzi -, oltre a guidare nella differenziazione dei rifiuti, fornisce anche un supporto a chi ha a cuore il rispetto dell’ambiente: va da sé che il raggiungimento di determinati obiettivi passa soprattutto attraverso le azioni che ognuno di noi mette in atto nel suo quotidiano».
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