Il 2030 è già qui: lo rivela l'hackaton di «Da Vinci 4.0»
Le tecnologie digitali hanno permesso ai ragazzi di presentare i loro progetti, superando le difficoltà legate alla distanza imposta dalla pandemia. Ma le premiazioni dell’hackaton online, tappa finale del progetto Da Vinci 4.0 organizzato dal Giornale di Brescia in collaborazione con The FabLab e Talent Garden, si sono potute svolgere in presenza lunedì scorso. Il Cerebotani di Lonato del Garda, il Cfp Vantini di Rezzato e il liceo Luzzago di Brescia sono stati la meta dell’atto finale: i tre istituti tra i sei partecipanti dai quali sono state selezionate le quattro squadre ritenute più meritevoli dalla giuria.
I premiati. Il primo gradino del podio è andato al team «Tecno Elite» del Cerebotani che, grazie al braccio robotizzato StanDad, si è particolarmente distinto in quanto «in grado di far convergere tutte le aspettative che mi ero fatto in merito a questo progetto» ha sottolineato Massimo Temporelli, guru di Da Vinci 4.0 e fondatore di The FabLab.
Non da meno però sono state tutte le altre idee (11 i team), tant’è che la giuria ha voluto istituire anche una menzione speciale. «Questo è stato deciso perché il livello si è dimostrato molto alto - ha confermato il direttore del Giornale di Brescia Nunzia Vallini -, con la classifica finale che ha visto tutte le squadre raccolte in pochissimi punti».
Vallini, che ha voluto accompagnare la premiazione itinerante in ogni sua tappa, ha evidenziato come il genio dei ragazzi abbia saputo trovare concretezza: «Siete il nostro futuro, noi siamo qui perché crediamo in voi e vogliamo supportarvi». Ciò a conferma di come i ragazzi «abbiano colto a pieno lo spirito dell’iniziativa, dedicandole tempo ed entusiasmo» ha sottolineato il presidente del gruppo Editoriale Bresciana Pierpaolo Camadini. E parlando direttamente ai ragazzi, ha rivolto loro un augurio «perché questa esperienza possa esservi utile a costruire un patrimonio di competenze che vi accompagneranno tutta la vita».
Gli oltre 80 studenti che hanno preso parte all’hackathon hanno «creato qualcosa dal nulla», ha evidenziato Matteo Ordanini del team di The FabLab, cimentandosi con la sfida di realizzare un progetto che rispondesse a specifici input: facilitazione dell’uso degli spazi della scuola, modi innovativi per trasferire i contenuti didattici e iniziative per conservare i valori di crescita personale e socialità venuti meno con la Dad. Oltre a «Tecno Elite» si sono meritati il podio anche i ragazzi di «Hive», sempre del Cerebotani, con l’omonima web app per le lezioni, e quelli di «Heo» del Cfp Vantini con il loro social network «scolastico». Come si diceva, è poi stata istituita una menzione speciale, guadagnata dalla squadra «Data 4 You» del liceo scientifico Luzzago grazie al prototipo di un braccialetto con tag rfd.
I riconoscimenti. A tutti loro sono stati riservati specifici riconoscimenti: al primo classificato un kit per una classe per l’allestimento di un mini fab lab, che comprende una stampante 3D e un banco utensili ed elettronico per la fabbricazione digitale (di The FabLab, Campustore e Conrad). Al secondo invece 10 tablet Mediacom SmartPad iYo 10 4G (Giustacchini Printing), al terzo un corso di coding di mezza giornata a Talent Garden e infine, per il team della menzione speciale, una copia del libro «Tutto d’un fiato» di Cristian Fracassi e una di «F***ing genius» di Massimo Temporelli.
Per tutti è poi stata prevista la possibilità di accedere al portale Carriere.it, che mette a disposizione decine di ore di formazione. «Non si tratta di semplici premi, ma di abilitatori di crescita» ha ricordato Giulia De Martini di The FabLab. Lo scopo principale di Da Vinci 4.0 è infatti parlare ai ragazzi di digitale ma soprattutto di creare un luogo dove le idee rivoluzionarie dei giovani possano trovare spazio per volare libere.
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