«Formazione, digital e futuro: perché puntiamo tutto sui giovani»
I fari del tessuto produttivo bresciano sono puntati sulle scuole: non è un caso che due realtà diverse e di primissimo piano per la nostra provincia, Confindustria Brescia e Banca Valsabbina, abbiano deciso di supportare il progetto Da Vinci 4.0, mettendosi di fatto al fianco degli oltre 80 partecipanti durante il progetto voluto dal GdB per portare la digitalizzazione nelle scuole.
Un sostegno che per Confindustria, l’organizzazione degli imprenditori bresciani, si inserisce perfettamente nella sua mission, che tra i vari aspetti dà centralità ai giovani, per avvicinarli al mondo del lavoro, aumentare il grado di occupabilità e dare linfa vitale alle imprese. «Le sfide che abbiamo di fronte quali la digitalizzazione, l’economia circolare, la transizione energetica verso fonti rinnovabili, richiedono un capitale umano preparato a gestire le nuove tecnologie - afferma Paola Artioli, vicepresidente di Confindustria Brescia con delega a Education e Capitale umano -. Sarà perciò strategico unire tutti gli sforzi da parte delle istituzioni, delle università, della scuola e delle imprese, affinché i ragazzi possano apprendere in maniera efficace e acquisire quelle competenze tecnico-scientifiche, ma non solo, che saranno la leva per la crescita sostenibile».
In tale ottica sono numerose le iniziative messe in campo dall’associazione, in primis i percorsi di alternanza scuola lavoro (oggi Pcto) di qualità, per i quali è stata premiata per due anni consecutivi da Confindustria nazionale. Recentemente, insieme alla Camera di Commercio, ha inoltre portato avanti delle proposte di formazione per l’alternanza scuola-lavoro, seguita da stage in azienda, con gli istituti scolastici della Valtrompia e della Valsabbia, su temi quali Industria 4.0, internazionalizzazione, e-commerce. Contestualmente l’associazione di via Cefalonia ha promosso la realizzazione di percorsi di Istruzione tecnica superiore (Its).
Dal canto suo anche Banca Valsabbina, che fa del legame con il territorio uno dei suoi punti di forza, non è nuova al contatto con le nuove generazioni. «Iniziative come Da Vinci 4.0 ci permettono di parlare direttamente ai ragazzi, facendoli anche confrontare per la prima volta con le dinamiche del mondo bancario - spiega Ruggero Valli, responsabile comunicazione -. La mancanza di know how specifico in questo ambito è infatti un problema che riscontriamo di frequente e riuscire a dare un’infarinatura già nelle scuole è importantissimo».
Ma al mondo giovanile Valsabbina guarda anche quale target di primo piano del proprio business. Sono infatti svariati gli strumenti che la banca mette a disposizione dei ragazzi, «dai conti a spese zero dedicati agli under 30 - conferma Valli -, a strumenti di finanziamento agevolato per la nuova imprenditoria e per le startup». Punto di contatto tra l’istituto e i ragazzi è rappresentato dal digitale. Valsabbina non è infatti stata immobile dinanzi alla trasformazione digitale che ha coinvolto il gli istituti creditizi.
«Abbiamo deciso di percorrere questa strada utilizzando la partnership con altre realtà» afferma Valli, e una delle più innovative è sicuramente quella con l’azienda di fintech Satispay (Valsabbina è anche entrata nel capitale), specializzata in pagamenti digitali. «Questa modalità di effettuare transazioni è snella e veloce, molto apprezzata dai giovani - evidenzia il responsabile comunicazione -. Nelle grandi città italiane ed estere l’app di Satispay è molto utilizzata e penso che a breve prenderà piede anche nel nostro territorio».
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