Da Vinci 4.0

Da Vinci 4.0, dall’Accademia Symposium si alza il vento del cambiamento tecnologico

Il tour è ripartito da Rodengo Saiano con i sette ragazzi del Cfp Agroalimentare e turismo
Da Vinci 4.0: lo speciale sull'Accademia Symposium
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Assistenti multilingue in grado di fare battute in polacco per accogliere al meglio un importante matematico. E ancora, camere da letto interattive che possono prenotare attività e ristoranti per i clienti semplicemente ascoltandone i desideri.

Lo scenario prossimo futuro del turismo lo prevede Massimo Temporelli dai banchi dell’Accademia Symposium, da dove è ripartito il suo tour ispirazionale del Da Vinci 4.0 (il racconto della giornata andrà in onda stasera alle 20.05 nello speciale di Teletutto in onda sul canale 16 del digitale terrestre).

Secondo anno

Il Cfp a indirizzo turistico di Rodengo Saiano si rimette così in gioco per il secondo anno consecutivo, forte della menzione speciale per la comunicazione ricevuta nel 2023 con il progetto «Sorella Acqua», tema della passata edizione.

«È stata una bella occasione per sensibilizzare gli studenti - commenta il direttore dell’Accademia Symposium Luca Nobili -, e quest’anno ripartiamo con entusiasmo e un gruppo ancora più numeroso, pronti a supportare i ragazzi nell’affrontare temi decisivi per il futuro». Saranno sette gli studenti che prenderanno parte alla quinta edizione del Da Vinci 4.0, tutti del quarto anno, riuniti nella squadra «Card Masters». I fratelli gemelli Riccardo e Corrado Biagioni sono super fiduciosi: «I professori ci hanno parlato di questo progetto e abbiamo deciso di partecipare per divertirci e provare a vincere».

Aggiunge la loro compagna di classe Rebecca Baresi: «Non conoscevo tutte le tecnologie che Temporelli ci ha mostrato, immagino che ci saranno utili sia per la sfida, sia per il nostro futuro». A tal proposito il divulgatore scientifico e fondatore di The FabLab non ha dubbi. «Quello che si è capito dal passato – sottolinea - è che la rivoluzione industriale è una questione culturale, quindi riguarda tutto e tutti, anche come ospitiamo le persone, come diamo loro da mangiare, da bere, come facciamo loro vivere le esperienze».

Inclusività

Un momento della lazione di Massimo Temporelli - © www.giornaledibrescia.it
Un momento della lazione di Massimo Temporelli - © www.giornaledibrescia.it

«Sicuramente - prosegue Temporelli -, anche un istituto come questo, che si occupa di turismo e di agroalimentare, non potrà non essere impattato dalle nuove tecnologie nel suo modo di insegnare ai ragazzi le diverse materie. Quindi siamo felici che il Da Vinci 4.0 sia uscito dalle scuole tecniche e che abbia abbracciato altri indirizzi di studio. Quando veniamo in scuole come questa ci sentiamo particolarmente orgogliosi di quello che stiamo facendo, perché siamo realmente inclusivi».

Inclusività, secondo il fondatore di The FabLab, significa «guardare il mondo per quello che è», e accettare i cambiamenti necessari al progresso. «Il mondo del lavoro è cambiato – ricorda Temporelli agli studenti del Symposium -: alcune mansioni sono sparite, altre sono emerse. Non nego che esistano delle criticità, ma le rivoluzioni basate sulle nuove tecnologie cambiano il mondo in meglio: quello che perdiamo è importante, ma è di più quello che guadagniamo. Non manderò più una mail perché l’intelligenza artificiale lo farà per me, ma magari nel frattempo io potrò andare a bere un caffè con il mio cliente, stringendo una relazione più empatica con lui».

La sfida

La sfida quest’anno si giocherà… in piazza. Il tema scelto per la quinta edizione del Da Vinci 4.0 è infatti «public spaces», spazi pubblici. «Per noi sono quegli spazi di relazione di comunità - chiarisce Matteo Villa, learning specialist di The FabLab -, dove possiamo vivere le nostre vite, passare il nostro tempo libero, e quindi la prova del Da Vinci 4.0 (organizzato dal Giornale di Brescia proprio con The FabLab e con Talent Garden), diventa un ottimo modo per esplorare nuove visioni, per capire come esprimere la qualità della vita, vivere in sicurezza, pensare un nuovo modo di realizzare l’arredamento urbano, gestire l’inquinamento… insomma tutte le questioni del vivere in relazione allo spazio pubblico».

I giovani talenti del Da Vinci proveranno a trovare delle risposte sviluppando un prototipo, un prodotto o un servizio hardware o software, con l’obiettivo di arricchire o ripensare il modo di vivere questi spazi in ottica di benessere e sostenibilità. Anche quest’anno la modalità di approccio alla sfida è duplice: gli studenti potranno creare un dispositivo hardware e/o software tecnologicamente all’avanguardia oppure un prodotto artistico che esprima un pensiero critico. Video, testi e materiali saranno forniti dal team di The FabLab.

«Siamo a supporto completo in questo vero e proprio sforzo fisico e intellettuale che è l’hackathon - assicura Villa -. Seguiremo i ragazzi con le risorse educative che fanno riferimento alla metodologia del design thinking, un metodo di progettazione step by step per passare dal foglio bianco a un’idea, e soprattutto al prototipo». Imprescindibile, per la buona riuscita del Da Vinci 4.0, è il supporto degli sponsor che da anni credono e investono in questo progetto.

Tra questi, Banca Valsabbina: «Ci siamo dal primo anno – ribadisce Mariachiara Pellegrini dell’ufficio marketing e comunicazione dell’istituto di credito bresciano-. Siamo una banca territoriale relativamente giovane e negli ultimi anni stiamo assumendo molti giovani. Ci piace investire nella tecnologia, così come su chi poi questa tecnologia la dovrà governare e guidare. Quindi, chi meglio dei ragazzi delle scuole di Brescia può essere un investimento per il futuro?». 

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