Oggi si ricorda sant'Agnese
Le notizie su sant’Agnese sono plurime e talvolta discordanti. Cosa possiamo dire di lei? Appartenente ad una famiglia cristiana romana, forse nobile, Agnese è una ragazzina di dodici, tredici anni, nata nel III secolo. Profondamente religiosa, sceglie di consacrarsi a Dio. In una stagione di persecuzioni, viene arrestata dopo essere stata denunciata in quanto cristiana da un pretendente rifiutato, figlio del prefetto di Roma; la giovane non abiura. Gli aguzzini iniziano allora a tormentarla. Prima viene esposta nuda in un postribolo, ma nessuno osa avvicinarla, tranne un giovane che muore all’istante, fulminato; poi viene scagliata in un rogo, salvo uscirne indenne; infine, le è inferto un colpo di spada alla gola, circostanza che la accosta al modo in cui vengono uccisi gli agnelli, animali che ne caratterizzeranno poi l’iconografia.
La morte è tramandata il 21 gennaio di un anno o compreso tra il 249 e il 251 (cioè, durante l’impero di Decio), o identificato nel 304 (sotto Diocleziano). Il corpo viene sepolto lungo la via Nomentana, nelle catacombe che oggi le sono intitolate. Il nome Agnese deriva dal greco: significa «pura», «casta». Può darsi che tale appellativo, inizialmente attribuitole come soprannome per indicarne la verginità, si sia poi sostituito al nome originale.
Si festeggiano anche: la beata Cristiana di Assisi; i santi Fruttuoso, Augurio ed Eulogio, martiri; san Patroclo, martire.
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