Poliambulanza connessa all’Avis, intesa di cuore
Oggi la tecnologia consente di trasmettere l’elettrocardiogramma agli specialisti che poi avranno tutto il tempo di refertarlo e restituirlo via internet. Questa soluzione si chiama «telecardiologia»: un servizio attivato da alcuni da Poliambulanza che conta oggi oltre 40 centri convenzionati (Case di riposo, medici di famiglia, stabilimenti termali, centri di medicina del lavoro, studi infermieristici, farmacie e ambulatori) e nell’ultimo anno ha raggiunti i 10 mila referti.
L’ospedale si connette ora anche con la grande famiglia Avis che può usufruire in partenza del servizio di telecardiologia nella sede provinciale (tra breve anche nel centro di raccolta di Odolo), sino a coprire via via tutto il territorio dove insistono 102 sezioni e 35 mila donatori.
«Il futuro della sanità sarà sempre più dentro una rete di servizi - ha detto il direttore generale di Poliambulanza, Alessandro Triboldi - e la tecnologia avvicina gli strumenti ai bisogni e alle esigenze dell’utenza». Ma per trasmettere correttamente un ecg serve «qualità», come ha ricordato il primario di Cardiologia, Claudio Cuccia: «C’è bisogno di immagini ad alta risoluzione perché la presenza di piccole sfumature può ingannare». Come dire, l’esame diagnostico a distanza si può fare, ma solo se i dispositivi sono ad alta risoluzione.
Ed è questo il motivo per cui Poliambulanza ha scelto come partner tecnologico CardioCalm, azienda di telemedicina, presieduta da Fabio Badilini (con sede a Montichiari), inserita anche in un network internazionale. «Essere in buona salute è il principio cardine per essere un buon donatore - ha precisato il presidente provinciale Avis, Gabriele Pagliarini -. La nostra struttura si è dotata di uno strumento tecnologicamente all’avanguardia per offrire maggiori certezze di salute per chi dona e sicurezza per chi riceve». Questi i punti di forza del servizio: la garanzia di qualità del tracciato, il software flessibile e preciso, la lettura affidata a cardiologi esperti.
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