In Poliambulanza una sala operatoria ibrida unica in Italia
In Poliambulanza è stato inaugurato un nuovo blocco operatorio cardiovascolare con cinque sale dedicate alla cardiochirurgia, alla chirurgia vascolare, all'elettrofisiologia e all'emodinamica, oltre ad un'area con altre tre sale operatorie per la chirurgia a bassa complessità. Ma fiore all'occhiello di questa nuova struttura è la sala ibrida, unica Italia per dimensioni, 124 metri quadri, e tecnologie, dove è possibile svolgere interventi cardiochirurgici tradizionali oltre a quelli mini invasivi.
Qui, dopo che il paziente è stato sottoposto a Tac, vengono importate le immagini attraverso un software di navigazione che simula il percorso endovascolare e l'angiografo fonde le immagini elaborate con quelle live, orientando i chirurghi nei vari passaggi e riducendo al minimo il margine d'errore.
Il blocco operatorio, inaugurato alla presenza di autorità locali e regionali e del vescovo Tremolada che ha impartito la benedizione, è un'innovazione d'assoluto rilievo anche, perché in Poliambulanza vengono effettuati 3.500 interventi l'anno in ambito cardiovascolare. Ingente il costo dell'operazione che supera i 9 milioni di euro, derivanti da fondi accantonati da Fondazione Poliambulanza e dal generoso contributo della Fondazione Alessandra Bono Onlus.
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