Covid, già per tremila donne diagnosi cancro al seno in ritardo
La pandemia ha determinato una riduzione media del 35% negli screening e già ora oltre 3.000 delle 56.000 donne che affronteranno un tumore del seno in Italia nel 2021 arriveranno alla diagnosi più in ritardo. Anche le cure sono state fortemente rallentate e rese più difficili. A evidenziarlo è Komen Italia, che spiega di aver «scelto di rafforzare le proprie attività per dare risposte concrete all'emergenza sanitaria da Covid-19».
Prima di tutto con l'iniziativa denominata Carovana della Prevenzione - programma nazionale itinerante di protezione della salute femminile che da ottobre 2017 ha già offerto gratuitamente con le sue 4 Unità Mobili più di 33.000 prestazioni mediche ai territori e alle comunità più in difficoltà - che verrà ulteriormente accelerata. Entro la fine dell'anno saranno organizzate 50 giornate aggiuntive per offrire a più di 2.500 donne esami gratuiti per la diagnosi precoce dei tumori del seno e ginecologici nelle aree dove la prevenzione è rimasta più indietro.
Esami di prevenzione saranno offerti ad altrettante donne che più hanno risentito della pandemia nei Villaggi della Salute, programmati in autunno in occasione delle 7 Race for the Cure. Pur «consapevole dello scenario incerto che la pandemia ancora determina» Komen Italia evidenzia infatti di essere al lavoro per tornare a svolgere in qualche modo le Race for the Cure a Roma (dal 7 al 10 ottobre) e anche a Bari, Bologna, Brescia, Matera, Napoli e Pescara tra settembre e novembre. In vista di questo obiettivo, dal 15 aprile partirà anche #aspettandolarace, programma di eventi, virtuali e in presenza, per riportare al centro dell'attenzione la prevenzione e la raccolta fondi.
«Per superare in modo efficace l'emergenza sul fronte della prevenzione e della cura dei tumori del seno - conclude Riccardo Masetti, presidente di Komen Italia e direttore del Centro di Senologia del Policlinico Universitario Gemelli Irccs - servono azioni concrete ed immediate ed è indispensabile ripartire insieme. Stiamo facendo uno sforzo ulteriore con la Carovana della Prevenzione e i Villaggi della Salute e stiamo lavorando alacremente per consentire al maggior numero possibile di persone di ritrovarsi in qualche modo nelle Race for the Cure 2021».
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