Covid-19: 29 i vaccini in fase di sperimentazione sull'uomo
Dopo lo Sputnik V della Russia, prodotto dall'Istituto Gamaleya, anche la Cina ha registrato in un tempo record il suo primo vaccino contro la pandemia di Covid-19. Messo a punto dalla CanSino Biologics con l'Istituto di Biotecnologie di Pechino, il vaccino si chiama Ad5-nCoV e si basa sul materiale genetico del Sars-Cov-2 trasportato da un altro virus reso inoffensivo.
Entrambi i candidati vaccini fanno parte della lista stilata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che ne comprende complessivamente 167, di cui 29 in fase di sperimentazione sull'uomo. Il vaccino della CanSino è il primo ad avere raggiunto il traguardo, dei sette che in Cina si stanno sperimentando sull'uomo. I tempi della sperimentazione sono stati davvero da record, considerando che i risultati della prima delle tre fasi dei test erano stati pubblicati a fine maggio e che la terza e ultima fase deve essere di solito condotta su un numero molto grande di individui per avere le risposte sull'efficacia.
La Cina conferma così la sua ottima posizione in una corsa il cui ritmo accelera costamentemente e che vede al primo posto gli Stati Uniti, con ben 13 candidati vaccini in via di sperimentazione sull'uomo. La Russia segue con molto distacco, con un unico vaccino anti Covid-19 che ha però completato l'iter ottenendo la registrazione. Hanno un solo vaccino in fase di test clinici il Giappone, la Corea del Sud e l'Australia.
L'Europa ne ha tre, due dei quali legati all'Italia: sono il vaccino messo a punto dall'azienda biotech italiana Reithera di Castel Romano con la tedesca Leukocare e la belga Univercells, e quello realizzato dell'università di Oxford con l'azienda AstraZeneca, le cui dosi sono prodotte in Italia dalla Irbm di Pomezia. Due, infine, sono i vaccini sviluppati in India in via di sperimentazione clinica.
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