Qualità della Vita, un viaggio nella vivibilità dei nostri Comuni
Ci siamo. Il nostro report sulla Qualità della Vita è giunto alla sua settima edizione. Sostenuta - come da tradizione - da Ubi Banca la nostra ricerca anche quest’anno raccoglie la scommessa di riuscire a proporre, a livello comunale, una indagine sulla Qualità della vita e offrire ai cittadini e agli amministratori uno strumento utile per leggere le trasformazioni nella nostra provincia è arrivata alla settima edizione. Un viaggio nel territorio bresciano con - necessariamente - una struttura di indagine che si ripete ma che ogni anno propone aspetti di innovazione nelle analisi e nei materiali proposti.
La nostra Qualità della Vita verrà presentata nella Sala Faissola della sede di Ubi Banca (piazza Monsignor Giuseppe Almici) martedì 17 alle 17 e verrà distribuita in edicola gratuitamente con il nostro giornale il giorno seguente, mercoledì 18 dicembre. Nel tempo, è sostanzialmente rimasto inalterato lo schema originario della ricerca, con i sette ambiti tematici su cui concentriamo la nostra attenzione, valutati attraverso sei indicatori specifici. Invariato anche il modello di calcolo dei punteggi, che attribuisce al dato migliore per ogni graduatoria tematica un punteggio pari a 1000, definendo gli altri dati valori in proporzione algebrica.
Nel tempo abbiamo invece ampliato la platea dei Comuni interessati dalla indagine, che dai 33 iniziali sono arrivati a quota 46, allargando il campo di osservazione ai centri con più di 8mila abitanti e arrivando così a coprire quasi 789mila abitanti, il 62,5% della popolazione provinciale. Ogni anno, attraverso nuovi indicatori, ci siamo sforzati di rappresentare le condizioni di vita nelle nostre comunità indagando aspetti rilevanti e talvolta ponendo l’accento su fenomeni meno considerati, consapevoli che scegliere un indicatore piuttosto che un altro significa attribuirne valore e un peso nella definizione della Qualità della Vita delle persone.
Statisticamente tutto si spiega, o tutto si complica. E questa seconda ipotesi è un rischio da evitare. Per questo motivo in tutte le edizioni del rapporto sulla Qualità della Vita abbiamo posto la massima attenzione sulla scelta degli indicatori e sulla loro attualizzazione, sapendo così di aver rinunciato ad una quota parte di oggettività nel tentativo di rendere la ricerca più vicina alla quotidianità, più comprensibile ed accertabile, più attuale. I cambiamenti repentini in atto nel mondo del lavoro, della scuola, del tempo libero, nelle abitudini, impongono infatti la necessità di coniugare la continuità statistica (non è un caso se - in questo stesso fascicolo - possiamo presentare anche le tendenze rilevate sin dall’inizio di questa nostra avventura) con il mutamento degli indicatori in base al variare delle abitudini del nostro vivere quotidiano.
Quindi il tabloid di 100 pagine sarà in edicola con il nostro giornale (ricordiamo che si tratta di un allegato gratuito) alla vostra attenzione e al vostro giudizio. «Non bisogna tenere in massimo conto il vivere come tale, bensì il vivere bene». L’aforisma di Platone ben ci aiuta a spiegare il nostro obiettivo, che è poi quello di intercettare tutti i dati utili al fine di capire - in un momento complesso come quello attuale - a che punto è il Benessere Interno Lordo della nostra realtà. Non è un compito facile e non abbiamo la pretesa di fornire un quadro esaustivo, tuttavia perseguiamo l’obiettivo di porre le basi per approfondimenti sul presente e sul futuro di 46 Comuni bresciani.
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