Qualità della Vita, il 18 dicembre il nuovo report in edicola
Pochi giorni ancora ed il nostro rapporto sulla «Qualità della Vita» sarà in edicola. La settima edizione verrà distribuita allegata al Giornale di Brescia il prossimo 18 dicembre.
A differenza di altri autorevoli prodotti, come quello del Sole 24 Ore, la nostra ricerca «cattura» i dati a livello comunale. Non riusciamo ad intercettare tutti e 205 gli enti locali, ma nel tempo abbiamo ampliato la platea dei Comuni interessati dall’indagine, che dai 33 iniziali sono arrivati a quota 46, allargando il campo di osservazione ai centri con più di 8 mila abitanti e arrivando così a coprire quasi 789 mila abitanti, il 62,5% della popolazione provinciale. Inoltre, ogni anno, attraverso nuovi indicatori, ci sforziamo di rappresentare le condizioni di vita nelle nostre comunità indagando aspetti rilevanti e talvolta ponendo l’accento su fenomeni meno considerati, sempre consapevoli che scegliere un indicatore piuttosto che un altro significa attribuirne valore e un peso nella definizione della Qualità della Vita delle persone.
Quest’anno - ad esempio - realizzeremo focus sui negozi di vicinato, ma anche sulla vetustà del parco auto circolante: due temi che ci stanno particolarmente a cuore, considerando il primo come fattore di servizio e sicurezza del territorio, il secondo come uno dei termometri della grande e attuale questione ambientale. Ma se vogliamo rimanere in campo economico siamo pronti ad anciparvi alcuni dati che poi faranno parte della nostra ricerca, sul cui esito finale manteniamo il più assoluto riserbo.
Nella pubblicazione troverete, ad esempio, gli indicatori sul reddito medio: ed è «lotta aperta» fra Brescia (25.304 euro) e Desenzano (25.067), fatto salvo un buon lotto di Comuni che stanno sempre più avvicinandosi alla soglia media dei 25 mila euro. Quindi, misurare e confrontare il tenore di vita è cosa particolarmente complessa.
E ci viene in mente la poesia di Trilussa «da li conti che se fanno seconno le statistiche da adesso risulta che te tocca un pollo all’anno:e, se nun entra nelle spese tue, t’entra ne la statistica lo stesso perch’è c’è un antro che ne magna due». Rientra certamente in questa problematica il reddito medio pro capite, elaborato sui dati del Dipartimento delle Finanze, dividendo l’ammontare dei redditi dichiarati per il numero dei contribuenti. Questa è la statistica con la quale dobbiamo ovviamente fare i conti.
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