Siamo in estate, ma il caldo non è sempre normale
«Siamo in estate, il caldo è normale». Ecco la classica affermazione di chi, ogni anno, rifiuta categoricamente di considerare anomale certe temperature. La libertà di esprimere le proprie convinzioni è sacrosanta, ma quando si parla di scienza bisognerebbe almeno distinguere tra dati e opinioni, perché solo i primi hanno sempre ragione.
Dunque, ecco il responso dei freddi (si fa per dire) numeri, che ci permettono di analizzare in modo oggettivo la prima, vera ondata di caldo di questa stagione: mercoledì pomeriggio le temperature hanno raggiunto i 33-34°C, mentre ieri, in alcune zone della provincia, si sono spinte fin verso i 35°C. Ecco una carrellata di massime: Chiesanuova +34,8°C, Fornaci +34,7°C, San Zeno Naviglio +34,6°C, Concesio +34,3°C, Urago Mella +34,1°C, Pozzolengo +34,0°C, Botticino +33,8°C. Meritano un cenno anche le minime, che ieri mattina sono rimaste sopra i 21-22°C.
Si può parlare di caldo record? No, perchè siamo rimasti lontani dai 38°C rilevati il 27 giugno 2019, ma si può, anzi si deve parlare di caldo anomalo, dato che le temperature hanno superato abbondantemente la norma. Secondo i dati di Ghedi, relativi al periodo compreso fra il 1991 e il 2020, la media della terza decade di giugno va dai +17,9°C di minima ai +29,4°C di massima. Se invece prendiamo in considerazione il trentennio 1971-2000, la media si abbassa, con +16,4°C di minima e +27,4°C di massima. Un altro mondo rispetto ai valori degli ultimi giorni. Sì, siamo in estate e il caldo è normale, ma solo se rimane entro certi limiti.
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