Il caldo fuori stagione di cinque anni fa

Cinque anni fa, nel pomeriggio del 24 ottobre 2018, le stazioni meteorologiche bresciane rilevarono temperature eccezionalmente elevate. Ecco alcuni esempi: Cazzago San Martino +30,5°C, Palazzolo sull’Oglio +29,3°C, Cologne +29,2°C, Fornaci +29,1°C, Mompiano +28,7°C, Sabbio Chiese +27,9°C. Quest’anno, come ben sappiamo, è andata anche peggio e quindici giorni fa le massime hanno raggiunto picchi senza precedenti per il mese di ottobre: i +31,3°C rilevati a Brescia sono entrati di diritto negli annali meteorologici della nostra città.

Ora le temperature sono diminuite, ma continuano ad essere superiori alla media del periodo. Dopo due giornate più fredde della norma, il fine settimana ha riportato valori piuttosto alti, con massime vicine ai 22°C e minime superiori ai 12-13°C. Non a caso stiamo vivendo uno dei mesi di ottobre più caldi di tutta la nostra serie storica. Ecco quali sono le medie di Ghedi, riferite alla terza decade di ottobre e calcolate sulla base dei dati relativi al trentennio 1991-2020: +7,9°C di minima e +16,3°C di massima.

L’autunno arranca, inutile negarlo, ma oggi tenterà di fare un piccolo passo avanti, grazie al ritorno della pioggia, che sarà accompagnato da un calo termico. A proposito di temperature, nel meteoquiz di una settimana fa abbiamo parlato del momento più fresco della giornata, che in condizioni di cielo sereno si colloca intorno all’alba (e non nel cuore della notte). Per rilevare correttamente la temperatura, è importante rispettare scrupolosamente le norme stabilite dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale, che impone di posizionare i termo-igrometri all’interno di appositi schermi solari. La collocazione su un prato, lontano da edifici, asfalto o altre fonti di calore, rappresenta la soluzione ideale, ma c’è un altro importante fattore da tenere in considerazione.

EMBED [A che altezza dal suolo è bene collocare i termometri?]