GeoResQ, l'app per il soccorso in montagna diventa gratuita
Grazie ai fondi straordinari che il Ministero del Turismo ha stanziato a favore del Cai, l'applicazione GeoResQ, per richiedere aiuto in montagna, in caso di pericolo, è ufficialmente scaricabile e utilizzabile senza alcun costo. Non solo. La piattaforma è stata anche rinnovata, per migliorare l'esperienza degli utenti.
L'app, lanciata dal Club Alpino italiano (Cai) e dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) nel 2013, ad oggi conta oltre 220.000 download e 82.000 utenti attivi ogni anno e un totale di 1322 chiamate di soccorso, 578 interventi del Soccorso Alpino e 740.000 tracce salvate dagli utenti durante le proprie escursioni.
«Rendere l'app GeoResQ gratuita significa mettere la sicurezza al primo posto per garantire a tutti la possibilità di godersi le attività in montagna con la piena consapevolezza di avere un filo diretto con i soccorritori in caso di bisogno», ha dichiarato il Ministro del Turismo Daniela Santanchè. «Investire in sicurezza è una prerogativa irrinunciabile, che abbiamo inserito anche tra le colonne portanti del Piano strategico del Turismo 2023-2027, così come è indubbio l'impegno del Mitur nell'investire sul turismo di montagna, un segmento di grande attrattività del comparto, soprattutto in termini di sviluppo sostenibile e destagionalizzazione»
Le centrali operative
Le centrali operative di GeoResQ si trovano a Sassari (Sardegna) e a Cassano Irpino (Campania). Sono attive 24 ore su 24, 365 giorni all'anno, sorvegliate da operatori del Cnsas con formazione specifica. L'allarme che giunge alla centrale viene preso in carico e inoltrato al Soccorso Alpino e Speleologico locale e attraverso il Nue112, dove attivo, o le centrali dell'Emergenza Urgenza Sanitaria, viene avviata la gestione dell'emergenza. È in fase di studio l'integrazione con i sistemi Nue112 regionali e presto ci saranno novità sulla comunicazione satellitare.
Le novità
Le funzioni del servizio sono tre. La prima, alla base del servizio, è «posizione», per rilevare istantaneamente le coordinate geografiche. poi c'è «Tracciami», per salvare i propri percorsi. E, infine, «allarme», per inviare la richiesta d'aiuto.
Con la nuova versione, le novità apportate consistono in un'esperienza migliorata. Sono stati rinnovati identità visiva e portale web, per permetterne un più semplice utilizzo da parte degli utenti, rendendola così più efficiente sia durante il rilevamento della propria traccia sia in caso di emergenza, per lanciare l'allarme e mettersi direttamente in contatto con il Soccorso Alpino e Speleologico.
Non bisogna però dimenticare che l'app non è tutto ciò che serve: «Sui sentieri e sulle pareti la sicurezza totale non esiste, l'app deve dunque affiancare la formazione e le necessarie valutazioni delle proprie capacità e dei pericoli insiti in un ambiente non addomesticato dall'uomo», afferma il presidente del Cai Antonio Montani.
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