BikeXtreme, sfida mitica per mtb che lascia un tracciato di culto nell'Alto Garda
Ci sono luoghi iconici per tutti gli sport outdoor. L’arrampicata venera le pareti dello Yosemite National Park in California, la speleologia gli abissi dell’Abcasia, mentre per il surf nel Vecchio Continente hanno un posto di rilievo alcune spiagge del Portogallo. Esistono poi anche competizioni mitiche: gli ultrarunners sognano di riuscire a iscriversi e di portare a termine l’Ultra Trail del Monte Bianco tra la Francia, l’Italia e la Svizzera, mentre gli scialpinisti ambiscono a partecipare al Millet Tour du Rutor Extreme, Pierra Menta e Trofeo Mezzalama, e ancora all’Adamello Ski Raid sulle nevi del Tonale, Adamello, Presanella e Ponte di Legno.
Alto Garda re dell'mtb
Se il tema delle gare si sposta sulla mountain bike si scopre che uno dei primi eventi ad assumere notorietà a livello internazionale è nato sul territorio della provincia di Brescia e prendeva il nome di BikeXtreme.
Sui monti di Limone e di Tremosine, nell’alto Garda che è oggi una delle «outdoor destination» certificate più complete, a partire dal 1990 si svolgeva una manifestazione agonistica che aveva pochi eguali nel mondo come qualità del paesaggio e contenuti tecnici, unanimemente riconosciuti e capaci di attirare concorrenti da tutto il mondo. Tra i protagonisti figurarono anche alcuni bikers bresciani, quali ad esempio Ramon Bianchi, Carlo Manfredi Zaglio e Yuri Ragnoli.
C’è chi nelle prime edizioni definì questa gara «la maratona più emozionante dell’anno», un «percorso durissimo caratterizzato da salite e discese terribili», e ancora «la gara che provoca una scarica di adrenalina».Nel corso degli anni la «BikeXtreme» è andata incontro a variazioni di nome, organizzatori e cambi di percorso. Quella che è rimasta fissa è la logica del suo sviluppo, un anello si straordinaria bellezza che misura 51 chilometri e propone un dislivello positivo da superare sui pedali superiore a 1.800 metri.
Il percorso
L’itinerario prende il via dal lungolago di Limone, e parte subito in salita su asfalto verso Voltino, Vesio e Polzone. Qui avviene l’ingresso nella Valle di San Michele, dove al cospetto di foreste, malghe e cascate si raggiunge il Passo Tremalzo. La galleria tra il Corno della Marogna e la Bocca Val Marza definisce il punto altitudinalmente più elevato, e precede la tortuosa e spettacolare discesa che raggiunge il Passo Nota. Il Passo Bestana e la Baita Segala sono le mete intermedie che anticipano la lunga e ripida discesa, con passaggi tecnici nel tratto iniziale, che conduce attraverso la Valle del Singol fino a Limone. Fatica e soddisfazione si gusteranno sul lungolago davanti a un meritato gelato.
(Qui di seguito un tracciato disponibile in rete, tratto dalla rivista online Mtb-Mag.com)
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