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Arrampicare tra Brescia e Bergamo: 4 pareti di roccia in zona Sebino

Si trovano a Predore, Iseo e nella valle dell'Opolo, e richiamano appassionati anche di drytooling
Un ragazzo mentre arrampica su una parete di roccia - Foto Ruggero Bontempi
Un ragazzo mentre arrampica su una parete di roccia - Foto Ruggero Bontempi
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Se la Via delle Sorelle propone un lungo viaggio orizzontale a tappe da affrontare a piedi tra la città di Bergamo e quella di Brescia, nella zona del lago d’Iseo, dove le due province si uniscono, è possibile già da tempo affrontare percorsi verticali che utilizzano i piedi e anche le mani.

Attorno al Sebino si collocano infatti diverse palestre di roccia che richiamano appassionati di arrampicata sportiva e di drytooling, una tipologia di scalata derivata da quella su ghiaccio e terreno misto, mediante la quale si effettua la salita di pareti di roccia utilizzando i ramponi e le piccozze in aggancio e in trazione. Di questi siti attrezzati, che richiamano appassionati da diverse province e regioni e anche dall’estero, alcuni sono conosciuti e frequentati da qualche decennio, mentre altri collocano la loro disponibilità in orizzonte temporale più recente, anche grazie a interventi finanziati da enti pubblici.

Predore

Parete di roccia di Predore - Foto Ruggero Bontempi
Parete di roccia di Predore - Foto Ruggero Bontempi

Palestra di roccia del basso Sebino in territorio bergamasco molto frequentata, con ottima vista sul lago d’Iseo e distribuita in diversi settori, per un totale di circa 200 itinerari attrezzati. A causa della ridotta disponibilità di parcheggio può essere necessario lasciare l’auto negli spazi adiacenti il cimitero o in paese.

Iseo

Uno scorcio della parete Bus del Quai - Foto Ruggero Bontempi
Uno scorcio della parete Bus del Quai - Foto Ruggero Bontempi

La parete è ben visibile nella zona del Covelo anche dalla carrozzabile litoranea. Il settore basso è adiacente il parcheggio e per questo disturbato dal passaggio delle auto sulla strada, mentre quello alto è meno agevole da raggiungere ma più tranquillo. Sulle volte della grotta che si apre nella zona alta sono state attrezzate alcune spettacolari vie per la pratica del drytooling.

Madonna della Rota

La parete Madonna della Rota - Foto Ruggero Bontempi
La parete Madonna della Rota - Foto Ruggero Bontempi

Bella parete calcarea e storico sito per l’arrampicata sportiva in terra bresciana, con un apprezzato prato alla base. Gli itinerari disponibili di varia difficoltà sono una circa una cinquantina. Si tratta della prima importante parete di roccia che si incontra risalendo la Valle dell’Opolo, da imboccare lungo la strada che collega Marone a Zone.

Valle dell’Opolo

La parete nella valle dell'Opolo - Foto Ruggero Bontempi
La parete nella valle dell'Opolo - Foto Ruggero Bontempi

Proseguendo sul fondo della Valle dell’Opolo oltre la Madonna della Rota sono presenti, a distanze diverse dalla strada e tutti dotati di precise indicazioni, una dozzina di atri siti attrezzati, dal primo della Terra di Mezzo fino a quello più alto di G-Rota Vache Bleau. Qui si trova anche una delle vie più difficili di tutto il territorio bresciano, salita per la prima volta dal celebre arrampicatore della Repubblica Ceca Adam Ondra .

L’Associazione Opol Rock si occupa di promuovere, valorizzare e regolamentare l’arrampicata in queta zona. La descrizione dettagliata di questi e di altri siti è disponibile sulle seguenti guide:

  • Valli bresciane, falesie tra lago d’Iseo e Garda – autore Daniele Dazzi – Edizioni Versante Sud
  • Valli bergamasche: Falesie in Val Seriana, Val Brembana, Val di Scalve, lago d’Iseo – autore Yuri Parimbelli - Edizioni Versante Sud

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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