Per l’industria delle vacanze ci sono risorse per 2,4 miliardi
Secondo il World Travel & Tourism Council, tra il 2019 e il 2020 il giro d’affari del turismo in Italia è calato di circa il 50% (da 236 a 116 miliardi di euro), mentre l’incidenza sul Pil nazionale è scesa dal 13,1% al 7%. Il Pnrr mette a disposizione 2,4 miliardi per rilanciare questo importante comparto. I progetti, di competenza del ministero del Turismo, sono contenuti nella Missione 1 (Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo).
Le azioni
L’obiettivo è innalzare la qualità dell’offerta turistica italiana e di conseguenza aumentare la capacità competitiva delle imprese.
Tra le principali azioni da mettere in campo ci sono: il miglioramento delle strutture ricettive e dei servizi collegati; investimenti pubblici per una maggiore fruibilità del patrimonio turistico; il sostegno al credito per il comparto e incentivi fiscali a favore delle pmi.
La ripartizione dei fondi
La parte più cospicua dei fondi (1.786 milioni di euro) è destinata a favorire la competitività. Tra gli obiettivi c’è il miglioramento delle infrastrutture di ricettività attraverso lo strumento del tax credit, cui sono destinati 500 milioni.
Si punta dunque a favorire gli interventi di ristrutturazione edilizia per eliminare le barriere architettoniche, migliorare l’efficienza energetica delle strutture e digitalizzarle, favorendo gli investimenti con il sistema del credito d’imposta potenziato fino all’80% e finanziamenti a fondo perduto.Altri 500 milioni sono dedicati poi allo sviluppo e resilienza delle imprese del settore: uno stimolo a progetti di impresa volti a qualificare le infrastrutture e sviluppare forme di turismo funzionali alla conservazione e alla cura dell’ambiente. Rientrano in questo capitolo: la digitalizzazione di agenzie e tour operator (98 milioni); il sostegno alla nascita e al consolidamento delle Pmi (358 milioni); il Fondo rotativo imprese (150 mln); la valorizzazione, competitività e tutela del patrimonio ricettivo (180 mln).
Il Digital Hub
Il ministero del Turismo ha poi destinato 118 milioni per la creazione del cosiddetto Digital Tourism Hub (Tdh), la piattaforma in grado di collegare l’intero ecosistema turistico. Si punta così a valorizzare il patrimonio turistico italiano grazie all’uso di data analytics e intelligenza artificiale e a digitalizzare maggiormente l’offerta, supportando così il turista nella pianificazione ottimale del viaggio.
L’accordo Bper-Confindustria
Sulla scia di queste misure spicca l’accordo commerciale siglato a inizio anno tra Confindustria Alberghi e il Gruppo Bper Banca. Un’operazione che permette alle imprese associate di essere guidate al piano di investimento programmato in base alle proprie necessità e dopo aver individuato le soluzioni finanziarie più opportune. Bper mette a disposizione delle imprese professionisti ed esperti, ed una vasta gamma di prodotti e servizi sfruttando gli strumenti agevolativi previsti dal Pnrr.
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La banca ha messo a disposizione delle imprese risorse aggiuntive per 500 milioni di euro che vanno a integrare i fondi Pnrr e, quindi, co-finanziare iniziative specifiche. «Offriamo alle imprese turistico alberghiere un supporto a 360 gradi - dichiara Stefano Rossetti, vice direttore generale vicario Bper Banca -. È necessario più che mai essere attenti alle scelte di investimento, tenendo conto delle opportunità legislative, perché possono determinare il successo della ripresa. Un’attenzione particolare sarà dedicata da Bper alle iniziative "sostenibili", che rappresentano un segmento sul quale puntiamo molto».
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