Edilizia motore di sviluppo col Pnrr, Deldossi: «Occasione unica»

Dalla torre Tintoretto in città al depuratore della Valtrompia sino alle scuole e alle piazze di numerosi comuni bresciani, l’edilizia si conferma il motore di sviluppo del Pnrr. «I fondi del Pnrr destinati alla provincia di Brescia sono una risorsa unica e irripetibile per la rigenerazione del territorio nonchè un’occasione da non perdere», dice Massimo Angelo Deldossi, presidente di Ance Brescia che evidenzia il ruolo centrale ricoperto dall’edilizia.
Per il comparto, il Pnrr rappresenta infatti la svolta tanto attesa. Dei 222 miliardi a disposizione ben 108 impattano sul settore delle costruzioni e il comparto edile può essere definito «socio al 50% di questo importante progetto di rinascita».
I fondi, un volano per la ripresa in chiave green
Una scelta che ha reso l’edilizia l’asse portante della crescita italiana e protagonista di una nuova stagione proiettata verso il progresso. Del resto, il settore ha accolto sin da subito la sfida, riaccendendo i motori e diventando in pochi anni il volano della ripresa economica in chiave green. «Sono diverse le opere che richiedono un intervento strutturale, e tutte con un unico obiettivo. Ossia - continua Deldossi - migliorare la qualità della vita della cittadinanza».
Ne è un esempio la recente demolizione della torre Tintoretto, prima parte del progetto Pinqua supportato anche da Campus Edilizia Brescia, rappresentanza di una Brescia «superata», che non rispecchia l’animo attuale di una città fiorente e all’avanguardia, pronta a presentarsi in qualità di capitale della cultura nel 2022. La riqualificazione dell’area circostante la Tintoretto, con aree adibite al verde, nuovi edifici a basso consumo energetico e luoghi destinati al ritrovo, sarà il simbolo della rinascita di Brescia, capace di sfruttare al meglio le sue opportunità grazie ad un settore edile del territorio vitale e dinamico.
L'importanza dello sviluppo sostenibile
Per Ance è dunque necessario che il comparto assuma sempre più lo sviluppo sostenibile quale chiave di cambiamento per una crescita di «qualità» dell’intero Paese. «L’edilizia può dare un contributo determinante alla transizione energetica, sia in relazione a criteri e standard per i nuovi edifici, che alla riqualificazione e rigenerazione dell’esistente», prosegue il presidente del Collegio dei costruttori bresciano, che indugia sul fatto che il processo richieda di «far emergere pienamente il valore ambientale e sociale delle soluzioni sostenibili in edilizia per orientare le scelte del mercato».
Senza dimenticare, cosa non meno importante, che il comparto svolge un ruolo essenziale per il benessere della cittadinanza, vale a dire ridurre le emissioni degli edifici vetusti «energivori», evitare il consumo di nuovo suolo riqualificando quello esistente e impattare in modo significativo anche sul valore immobiliare dell’area. «Il benessere della cittadinanza passa anche dal miglioramento delle sotto-infrastrutture come gas, acqua e luce, che garantiscono servizi essenziali per la società e rappresentano uno snodo fondamentale per la sua crescita», dettaglia il leader dell’organizzazione di via Foscolo.
«Aprire cantiere deve essere una priorità»
La provincia di Brescia è del resto fra le aree più vaste della Lombardia, e si estende anche in aree non facilmente agibili, in uno scenario che non deve e non può frenare lo sviluppo equo di tutto il territorio, inclusa l’economia dei poli industriali dei paesi della Valtrompia.
In questo caso, ad esempio, l’intervento edile si sta dimostrano l’alleato principale nella realizzazione del depuratore della Valtrompia, che garantirà a tutti Comuni limitrofi, sino a prima non coperti dal servizio di depurazione, di dotarsi di un bene primario come l’acqua. Il progetto (da 28 milioni) è atteso da anni e i lavori procedono speditamente, anche se facendo i conti con le «problematiche» dell’ultimo periodo.
Come, inutile dirlo, i molti altri ai blocchi di partenza, dai poli scolastici di Desenzano e Lumezzane, per citarne alcuni, alla riqualificazione del Vantiniano. «La corsa al rinnovamento del territorio non deve essere frenata, perché in gioco c’è la crescita strategica e competitiva dell’intero sistema socioeconomico italiano e il settore edile è la punta che serve per portare a casa la partita», conclude il presidente Deldossi che tira corto: «Aprire i cantieri deve essere una ferma priorità per impiegare le risorse nella ricostruzione di una nazione pronta ad accogliere le sfide future».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
