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Tassi a zero e Fisco amico: la ripresa non ha più alibi

In Banca Valsabbina a Vestone incontro sulle opportunità per fare nuovi investimenti
  • L'incontro Industria 4.0 nella sede di Banca Valsabbina a Vestone
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AA

È proprio un altro mondo. Un altro mondo non rispetto a chissà quanti fa, ma solo a due-tre anni fa. Gli anni delle gramizie, delle difficoltà per le imprese, delle difficoltà per le banche a dare credito. Ma oggi, per quel che si legge e vede sul mercato, è davvero un altro mondo.

La ripresa si sente. Piccola, nulla di travolgente, ma un +1,5% è pur sempre molto meglio di un -1,5%. È un altro mondo. Ed è con questo scenario, che GdB Industria 4.0 è arrivato a Vestone, nell’auditorium della Banca Valsabbina. Parliamo di 4.0 e quindi delle nuove tecnologie digitali che stanno arrivando e - in particolare - di come finanziare la ripresa. Perché è qui l’altro mondo: c’è molta disponibilità delle banche ad erogare credito, i tassi restano ai minimi storici e il Fisco è molto - ma molto - incentivante, e l’altro ieri - in diretta durante l’incontro del pomeriggio - il Governo ha fatto sapere che anche la formazione godrà di un credito di imposta del 50%.

A parlare e presentare le varie opzioni possibili, l’altro pomeriggio c’erano Paolo Gesa (responsabile della divisione Business della Banca Valsabbina), Alberto Bertolotti (ceo di Ibs Consulting), Gabriele Busti (funzionario della Regione Lombardia e in particolare responsabile della misura Al Via; altri soldi alle aziende che investono ndr.) e Marco Belardi (ingegnere e presidente del Comitato Tecnico ministeriale sulle tecnologie per Industria 4.0).

I plafond della Valsabbina. Credito abbondante, come detto, e tasso medio - ha esordito Gesa - «sotto il 2%».La banca sta ulteriormente incentivando gli investimenti innovativi con un plafond da 20 milioni e con un secondo da 50 milioni con la garanzia del Fei-Fondo europeo investimenti. In aggiunta - ha ricordato Gesa - ci sono 500 milioni per le aziende che vogliono smobilizzare crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione. Le aziende stanno cogliendo queste opportunità e la banca conta di chiudere l’anno con erogazioni per mezzo miliardo.

Nel corso dell’incontro, arriva da Roma la notizia del via libera del Governo alla legge di bilancio 2018 che prevede - fra le molte e altre cose - qualche aggiustamento sulle agevolazioni 4.0 (per il superammortamento l’aliquota scende dal 140% al 130%) ma introduce, per la prima volta, un credito d’imposta del 50% sui costi della formazione, tema sul quale - da sempre - insiste Alberto Bertolotti della Ibs.

«Mi pare il doveroso e intelligente completamento di un pacchetto di misure che sin qui era centrato sulle macchine». Al netto della limatura per il superammortamento, restano invariate le altre misure per l’iperammortamento che - ha ricordato Bertolotti - si sommano alla Nuova Sabatini 4.0 (contributo annuo del 3,75% a fondo perduto) e alla misura regionale Al Via. Fra contributi, agevolazioni, abbattimenti l’investimento si paga da sé. E qui sta un rischio: sottovalutare gli effetti dell’investimento «drogato» da un eccesso agevolativo.

Al Via in 90 giorni. Su questo tema ha ribattuto anche Gabriele Busti. La misura Al Via, partita a luglio con dote di circa 300 milioni, ha già avuto 152 domande per 100 milioni di nuovi investimenti. L’impegno è di erogare i soldi entro 90 giorni. È una misura che punta al rilancio delle aziende (contributo a fondo perduto del 15%), vale anche per macchinari usati e per i capannoni dismessi. L’incognita perizia. È stato fra i temi affrontati da Marco Belardi che ha toccato alcuni aspetti della legge, inevitabilmente tecnici, con linguaggio esemplarmente piano. Fra le segnalazioni: l’interconnessione. Il beneficio fiscale scatta solo dopo l’interconnessione delle macchine. La perizia: è obbligatoria con un soggetto terzo per avere per investimenti over-500 mila, ma è strada preferita anche per investimenti più contenuti per i quali potrebbe bastare una dichiarazione del rappresentante legale. Ma le sanzioni sono salate. E molte aziende preferiscono optare, anche in questo caso, su un perito abilitato. Un sonno tranquillo non ha prezzo...

 

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