Smanettoni, maghi e ingegneri: il lavoro al tempo del digitale
«Smanettoni» cercansi. Sono loro, i maghi del computer - ma ancora prima del web - i ricercati numero uno dalle aziende italiane ed estere. Se nell’ambito dell’hardware - i supporti fisici e la programmazione dei macchinari - gli ingegneri mantengono il primato in termini di offerte lavorative, per quanto riguarda le cosiddette soft skills, cioè quelle competenze più legate al mondo della comunicazione e alla strategia di marketing, sono sempre più richieste alcune figure professionali.
Il Community Manager. Ha il compito di gestire una community online: modera i commenti degli utenti, crea quelle stanze di discussione e lancia nuovi dibattiti. Scrivere e organizzare sono due delle qualità necessarie per diventare community manager.
Il Digital Strategist. Prepara la strategia di promozione sulla rete e stabilisce gli obiettivi in base al budget. Dopo aver esaminato il brand, la concorrenza, il pubblico di riferimento e ascoltato la rete, pianifica attività di promozione per dare la massima visibilità al prodotto (o all’evento o al servizio o al soggetto stesso), senza sprecare risorse.
Il SEO. È la figura professionale che ottimizza i contenuti di un sito internet per i motori di ricerca, facendo in modo che un sito venga trovato facilmente accedendo a browser come Google. Deve dunque, innanzitutto, individuare e utilizzare le keyword giuste e può anche essere definito la versione web del copywriter.
Il Digital PR. Crea una relazione con i protagonisti del web: influencer, community manager, stakeholder, blogger o giornalisti. Il suo ruolo consiste nel contattare gli interlocutori sopracitati dando una visibilità al prodotto o all’evento che si vuole promuovere. Saper utilizzare e conoscere sotto ogni punto di vista le principali piattaforme social è quindi un requisito indispensabile per intraprendere questa professione, che opera nelle agenzie di comunicazione, nelle web agency o come freelance.
L’E-Reputation Manager. Deve osservare le conversazioni online con sofisticati strumenti di monitoraggio, al fine di ottenere un’analisi precisa a partire dall’esame di parole chiave specifiche legate al brand stesso. Questo gli permette di comprendere le tendenze, identificare i principali influencer della rete e avere sempre sotto controllo le discussioni online che parlano del prodotto in modo critico. Per svolgere questa nuova professione, le competenze da possedere sono legate alla conoscenza dei software di network analysis e dei social network più diffusi.
Il Web Content Editor. Si occupa di produrre contenuti e di generare un dibattito attivo. Le sue capacità principali sono legate alla scrittura e alla rielaborazione di testi che attirino l’attenzione di chi legge.
Il Web Analyst. Si occupa di raccogliere, analizzare e interpretare i dati provenienti dalle attività sul web. Deve capire se il lavoro di comunicazione sta funzionando o se è invece necessario apportare cambiamenti in corso d’opera, redigendo report da fornire al cliente.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato