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Se non misuri, come sai che cresci? A Torino in 14mila per A&T

La rassegna leader in strumenti e software di misurazione con spazi all’automazione 4.0
  • I bresciani alla fiera torinese A&T
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Il successo di una fiera è sicuramente legato ai numeri finali ma, oltre al mero dato statistico, c’è un aspetto che più di altri fa la differenza, la qualità. Intesa sia da un punto di vista di livello degli espositori sia da quello del pubblico partecipante, la A&T (Automation and Testing) di Torino che si è svolta dal 18 al 20 aprile, non ha nulla da invidiare alle più grandi rassegne d’oltralpe.

«Rispetto ad altri eventi di questo tipo qui i visitatori sono molto più preparati e di alto profilo - ha spiegato Giulia Rinchetti di Mipu (6,5 milioni di euro di fatturato e 60 operatori nel 2017), la società con sede a Salò alla quale fanno riferimento le startup The Energy Audit, I-care e Inspiring Software e che da due edizioni è presente all’A&T -. Abbiamo avuto tanti contatti soprattutto con responsabili, dirigenti e manager, a testimonianza di quanto elevato sia il livello dell’evento».

Qualità che però in questo caso fa anche rima con successo in termini numerici. Alla dodicesima edizione della manifestazione allestita all’Oval Lingotto nel capoluogo piemontese hanno infatti partecipato più di 14mila persone, in crescita del 20% rispetto alla fiera del 2017. In salita anche gli espositori (sono stati 400) con il Bresciano presente con nove rappresentanti.

«È un evento specialistico, da intenditori, che richiama clientela di ottimo livello - ha sottolineato Flavio Marani della Tiesse Robot spa di Visano -. Noi abbiamo voluto confermare la nostra presenza anche quest’anno, a differenza di altri nostri competitor, perché è la fiera di riferimento per i settori dell’automotive e dolciario piemontesi. L’idea dei suoi organizzatori è quella di creare una rassegna che diventi leader in Italia nel campo della robotica e noi abbiamo sposato in pieno tale intento».

Perché se è vero che la A&T è nata come vetrina privilegiata per il mondo della metrologia e del testing, l’aggiunta di un’anima dedicata all’automazione ha alzato l’asticella. Non a caso Siri (Associazione Italiana di Robotica e Automazione) ha organizzato insieme alla fiera un percorso formativo, iniziato nel 2017 e culminato proprio durante la tre giorni con un convegno dal titolo «I robot protagonisti dell’Industria 4.0».

Come sempre durante questo tipo di eventi non poteva mancare un pizzico di sana curiosità per le soluzioni tecnologiche più innovative. Ancora una volta i cobot, impegnati a preparare un espresso o addirittura un Long Island Iced Tea, l’hanno fatta da padrone, ma non sono mancati i più tradizionali software. «Il nostro obiettivo è riuscire a raggiungere il più ampio pubblico possibile - hanno evidenziato Mauro Torello e Daniele Panfiglio della Comsol, multinazionale svedese che a Brescia ha la sua sede centrale italiana (nel nostro Paese ha fatturato 2 milioni di euro nel 2017) -. Noi vendiamo un software di simulazione ingegneristica pensato per ottimizzare i prodotti e, al fine di renderlo disponibili a tutti, abbiamo studiato una app personalizzabile dai clienti, per facilitare al massimo la fruizione dei modelli».

Tra automazione e robot, all’umanoide Pepper è stato affidato il welcoming dell’A&T, il mondo della misurazione non è però passato in secondo piano. Circa la metà degli espositori veniva infatti da questo settore. Tra questi l’Associazione italiana prove non distruttive che ha sede a Brescia (aderiscono circa 250 aziende). «Partecipiamo fin dalla prima edizione - hanno sottolineato Ezio Tuberosa (presidente) e Laura Giordano -. I nostri controlli in ambito industriale ricalcano quelli fatti nel settore biomedicale. Invece che alle persone facciamo le radiografie ai macchinari». Nel 2019 l’associazione festeggerà i suoi 40 anni con una nuova edizione del congresso biennale a Fieramilano Rho-Pero.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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