Nel 2020 il data analyst sarà la professione più ricercata
Si legge su manageritalia.it che, stando al rapporto presentato all'ultimo meeting del World Economic Forum di Davos, entro il 2020 i robot occuperanno 5 milioni di posti di lavoro in 15 Paesi del mondo. Le aziende addestreranno quindi i robot a svolgere compiti prima in mano agli uomini. È uno degli scenari possibili.
Sarà dunque inevitabile un calo della domanda di lavoro manuale, soprattutto in operazioni come il montaggio e l'imballaggio, ma, di contro, serviranno figure in grado di controllare e coordinare questi robot, che, in altre parole, sostituiranno l'uomo ma non lo renderanno disoccupato.
Le professioni 4.0? Innanzitutto i data scientist o, semplificando, analytics, che l'economista Hal Ronald Varian ha definito la professione «più sexy del futuro», dando all'aggettivo l'accezione di «interessante». Il data scientist analizza i dati (di mercato, di consumo, di produzione) per fornire al management informazioni strategiche. Il business data analyst è un professionista, non uno scienziato o un ricercatore, portatore di una serie di competenze che permettono alle aziende di sfruttare i dati per creare nuovi modelli di business e generare vantaggio competitivo sul mercato. Le sue analisi coprono trasversalmente tutti i reparti di un’azienda, trasformando i dati in informazioni comprensibili.
Secondo una recente ricerca realizzata da TAG Innovation School, in collaborazione con Cisco Italia e Intesa Sanpaolo su un campione di 550 piccole e medie imprese italiane, infatti il 50% delle PMI dichiara di volere assumere un esperto di analisi dei dati entro i prossimi 3 anni.
«Il business data analyst è un mix sapiente di competenze gestionali, statistiche e comunicative. Comprende l’origine dei dati e le eventuali possibili distorsioni, analizza il flusso informatico delle informazioni grazie a una conoscenza tecnologica, legge i dati con metodi statistici al fine di identificare problemi di business e, infine, comunica con chiarezza alle varie aree aziendali i risultati.
Lo stipendio medio annuo è tra i più alti in assoluto con cifre che si aggirano tra i 30 mila e i 50 mila euro per una figura junior ma può arrivare fino 99 mila per una figura senior. Parlando di quote rosa, le donne data analyst sono il 41% contro un 59% di uomini».
Come farsi trovare preparati dalle aziende futuro? Tra i percorsi di formazione all'avanguardia, spicca il Master in business data analysis firmato dalla scuola dell’innovazione digitale di Talent Garden, che ha l’obiettivo di formare professionisti in grado di sfruttare la consistente mole di dati scaturita dall’impiego delle nuove tecnologie, ricavandone preziose indicazioni per l’assunzione di decisioni strategiche, operative e per la conduzione e la competitività delle aziende.
Per accedere alla selezione è necessario presentare la propria candidatura sul sito della scuola digitale.
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