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Legge Calenda un anno dopo, la sorpresa viene dai piccoli

Il Csmt fa un primo bilancio consuntivo: le Pmi hanno capito l’opportunità e investono
In via Branze. Il Csmt di via Branze, di fronte alla facoltà di Ingegneria
In via Branze. Il Csmt di via Branze, di fronte alla facoltà di Ingegneria
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Un anno fa partiva il Piano Nazionale Industria 4.0 (oggi Impresa 4.0) voluto dal Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda per favorire l'innovazione tecnologica nelle aziende italiane. A che punto siamo, come hanno risposto le aziende bresciane? E come si è mosso il Csmt (il Centro Servizi Multisettoriale e Tecnologico, società consortile no profit di Brescia), come sta supportando le aziende nell'implementazione delle nuove tecnologie digitali?

«In un momento storico di così forte cambiamento, non solo tecnologico, ma anche e soprattutto culturale - esordisce il presidente Riccardo Trichilo - il Csmt, forte dell'esperienza pluriennale nell'ambito dei miglioramenti di processo e di prodotto, con competenze in lean thinking, sistemi informativi, automazione industriale, reti di automazione e sensoristica, si è dimostrato (anche grazie al supporto dell'Università di Brescia e alla forte sinergia con Aqm), abile e pronto a rispondere alle nuove richieste del mercato supportando piccole, medie e grandi aziende in modo completo, dando un eccezionale contributo al territorio».

Oggi, in particolare, ci soffermeremo sull'attività svolta dal Csmt per supportare le aziende nella realizzazione degli investimenti per l'ottenimento dei benefici fiscali di super e iperammortamento introdotti dal Piano Calenda. L'attività del Polo Tecnologico è partita nei primi mesi dello scorso anno su due fronti: da un lato aiutando i fornitori nell'adattamento dei macchinari in ottica Industria 4.0 per le caratteristiche di loro competenza, dall'altro assistendo gli utilizzatori nella scelta dei macchinari, supportandoli nell'introduzione o nell'adattamento dei sistemi informativi di fabbrica per ottenere le caratteristiche necessarie, ed effettuando le perizie per l'attestazione della conformità dei macchinari ai fini dell'utilizzo dell'agevolazione dell'iperammortamento.

Csmt ha supportato le aziende anche nel reperimento e utilizzo di altri strumenti ed agevolazioni finanziari e fiscali, tramite il proprio centro di competenza Project Funding gestito dall'Ing. Alberto Bonetti, e nello sviluppo delle reti di automazione, tramite il centro Profibus-Profinet. «Dopo le difficoltà iniziali di fornitori e clienti - racconta l'Ing. Pierfederico Cancarini, sales & project manager di Csmt - dovute alla mancanza di comprensione delle attività da svolgere e alla carenza di dimestichezza con le caratteristiche richieste dal mondo Industry 4.0, oggi c'è maggiore consapevolezza da parte di tutti del lavoro e delle azioni da compiere nel passaggio all'innovazione tecnologica.

Durante l'erogazione dei nostri servizi di consulenza - continua l'Ing. Cancarini - abbiamo riscontrato che, nel caso di aziende già strutturate, è stato necessario intervenire maggiormente sul lato fornitori per utilizzare standard di comunicazione dati più evoluti, diffusi e flessibili, e per definire il set di dati più opportuno da trasferire tra sistemi gestionali e macchine. Le aziende più piccole, invece, sono state motivate ad introdurre un sistema gestionale di fabbrica che interfacciasse non solo i nuovi investimenti, ma anche i macchinari esistenti».

E proprio questo, secondo Cancarini, è stato il maggior beneficio indotto dagli incentivi fiscali, in quanto molte piccole aziende, che inizialmente hanno visto gli impegni relativi alla trasformazione 4.0 come un ostacolo, hanno ottenuto benefici inaspettati e si sono messe in condizione di agevolare la propria crescita con un sistema gestionale di fabbrica espandibile che gli ha consentito un maggior controllo delle attività di produzione.

Infatti la mission del Centro Servizi Multisettoriale e Tecnologico è proprio quella di offrire un supporto competente alle imprese, guidarle e accompagnarle nel percorso di trasformazione 4.0, grazie alla sua visione sistemistica, alle competenze trasversali e ad una rete di validi collaboratori per le attività di ricerca e consulenza, in grado di redigere perizie ben strutturate, robuste e dall'alto contenuto tecnico.

«Proprio perché nella transizione tecnologica e culturale in atto, il CSMT intende rappresentare un punto di riferimento professionale e completo ad ampio spettro per il mondo imprenditoriale - conclude il Presidente Trichilo - sarà nostra cura informarvi su cosa abbiamo fatto e cosa faremo ancora in merito al trasferimento tecnologico con gli altri Centri di Competenza, Innovazione Gestionale e Ricerca Applicata».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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