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Le Pmi bresciane e l’aiuto di Pro Brixia: una storia esemplare

Insieme e in gruppo, le aziende meccaniche bresciane sono fornitrici per conto terzi
Un'immagine dai padiglioni della Hannover Messe 2018 - © www.giornaledibrescia.it
Un'immagine dai padiglioni della Hannover Messe 2018 - © www.giornaledibrescia.it
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Che una Pmi bresciana partecipi alla Hannover Messe non è certo scontato né facile, ma di sicuro lo sforzo è destinato ad essere ripagato. Una bella mano alle aziende nostrane è arrivata da ProBrixia, l'azienda speciale della Camera di Commercio che ha aiutato più di dieci realtà ad acquistare ed allestire uno stand all'interno dell'esposizione tedesca.

«Il supporto della Cdc è stato fondamentale per permetterci di essere qui, anche grazie al fatto che garantisce dei costi ridotti rispetto a quelli che si avrebbero con un rapporto diretto con l'organizzazione - sottolineano Armando Piccini e Mara Ragnoli della Piccini srl di Sarezzo, specializzata nello stampaggio a freddo di metalli ferrosi e non ferrosi -. Esserci significa non solo poter trovare nuovi partner ma è anche una questione di visibilità. Se un cliente internazionale sa che hai esposto ad un evento di questo genere non può che cogliere la tua professionalità e affidabilità».

Una fatica ma che dà frutti. «Se arrivi ad un certo livello come noi che fatturiamo circa l'80% all'estero, è obbligatorio farsi vedere e mostrare che ci sei - spiegano Laura Lorenzini ed Erika Marini della Unigen Steel Engineering srl di Brescia, attiva nel campo delle costruzioni meccaniche (fondata da Sergio Cerioli) -. Per noi è il quattordicesimo anno di presenza alla Hannover Messe perché non bisogna mai smettere di salire sui palcoscenici internazionali».

Ed è in questo contesto che a volte, quasi per caso, possono nascere anche partnership durature. «Nel 2014, parlando con un espositore indiano che aveva lo stand vicino al nostro proprio qui ad Hannover, avevamo ventilato l'ipotesi di andare nel paese asiatico - racconta Giuseppe Fadabeni, responsabile commerciale della Bicelli srl di Carpenedolo specializzata nella creazione di cilindri oleodinamici -. Qualche anno dopo l'idea si è trasformata in realtà e, grazie ad una joint venture con una società del posto, abbiamo aperto la Bicelli Geco Hydraulics a Coimbatore in India».

Esserci è quindi decisivo, in tanti sensi, «perché anche dopo 3 o 4 anni i clienti si ricordano di te - sottolinea Monica Ferraboli della Meccanica Ponte Chiese di Prevalle -. Il nostro nome ora gira e la differenza si vede». «Mercato molto buono, frenetico». Così Giuliano Bonassi della Omf di Cazzago S. Martino (lavorazioni meccaniche di precisione, cento addetti, 18 milioni di fatturato esportato per la metà). «Hannover - dice - è una ottima vetrina».

Soddisfatti di Hannover anche Jessica Danieli (commerciale) e Roberto Goffi (tecnico qualità) per conto della Bertoloni e Botturi di Gavardo (50 addetti, 10 milioni di ricavi, 40% export) che realizza stampi per acciaio e superleghe. «Ogni anno sono 4-5 le fiere nazionali e internazionali che facciamo. Ormai sono diventate uno strumento di lavoro indispensabile per la nostra azienda».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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