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I benefici dell'Iot: tutto monitorato e servizi al cliente

L'interconnessione di macchinari e altri mezzi produttivi è pre-requisito chiave verso la configurazione 4.0
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Quali benefici possono derivare da questa intelligenza diffusa di cui parliamo tanto, che tipo di vantaggi può avere un’azienda dall’essere connessa grazie ai sensori? Il primo beneficio immediatamente raggiungibile è legato alla possibilità di controllare e monitorare sempre e ovunque (anytime & everywhere) la posizione e lo stato di salute dei prodotti, generando una visibilità completa lungo le catene del valore delle filiere industriali.

Non a caso, la maggior parte delle applicazioni IoT ricade in ambito logistico, con obiettivi di (maggiore) tracciabilità & rintracciabilità dei prodotti. Se sostituiamo la parola prodotti con macchinari, è evidente come la tecnologia possa essere applicata anche per il controllo dello stato degli impianti produttivi delle imprese.

Un secondo elemento di interesse riguarda la servitizzazione del business, cioè l'approccio che porta le imprese manifatturiere ad offrire sempre meno prodotti fisici e sempre più soluzioni, in cui il prodotto fisico si integra con una serie di servizi immateriali. Perché questa transizione da prodotto a soluzione possa avvenire, occorre che le informazioni legate all'utilizzo dei vari prodotti possano ritornare ai produttori.

Di che informazioni stiamo parlando? Potenzialmente, tutte quelle che sono legate all'utilizzo dei prodotti, con specifico riferimento al loro stato di funzionamento. Per fare cosa? Ad esempio, non vendere più fisicamente il prodotto, bensì venderne l'utilizzo, dando al cliente l'opportunità di pagare solo in relazione all'effettivo uso (pay x use) o, addirittura, al rendimento garantito (pay x performance).

Non è quindi un caso che quest'area tecnologica sia uno dei pilastri fondanti del piano industriale italiano Impresa 4.0. L'interconnessione di macchinari e altri mezzi produttivi è pre-requisito chiave verso la configurazione 4.0. Al riguardo, è bene chiarire un concetto basilare. Aldilà delle agevolazioni fiscali (benedette esse siano…), non è tanto il singolo bene a potersi definire 4.0, bensì l'ecosistema integrato ed interconnesso all'interno del quale viene inserito.

Il vero valore aggiunto sono quindi i dati/le informazioni che vengono generati e messi in circolo, per supportare decisioni sempre più rapide e consapevoli. Senza dati non si vive. Al riguardo, se l'Economist qualche tempo fa affermava che «Data is the new oil», oggi noi possiamo serenamente affermare che «Information is the new air». In altre parole, senza dati e senza informazioni, le imprese non possono e soprattutto non potranno più vivere e prosperare.

 

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