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Fondital: 880 milioni di ricavi e 2.800 addetti

Il bilancio dell'azienda di Vobarno, che evidenzia anche 45 milioni di investimenti
Il management di Fondital - Foto Reporter Paletti  © www.giornaledibrescia.it
Il management di Fondital - Foto Reporter Paletti © www.giornaledibrescia.it
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Il patron Silvestro Niboli, che nel 1970 fondò la Fondital, ha ragione quando ricorda che sono i valori che contano, dopo arrivano i numeri. Ma sono i numeri che possono dare la dimensione di uno fra i maggiori gruppi industriali bresciani con 880 milioni di ricavi (dati 2015), 2800 addetti in 23 unità produttive e commerciali sparse in 9 Paesi, poco meno di 46 milioni investiti 5 dei quali in Ricerca e Sviluppo, un’export che tocca 90 Paesi.

Orlando Niboli ricorda alcuni numeri mentre accompagna i visitatori per lo stabilimento dove vengono prodotte le caldaie. «Siamo diventati come i produttori di auto: grandi assemblatori. Qui si progetta, facciamo ricerca, c’è il marketing, la rete commerciale e l’assemblaggio dei duecento componenti circa della caldaia. Poi il controllo e la spedizione».

Non solo caldaie, ovviamente. Il gruppo è primo produttore al mondo di radiatori in alluminio pressofuso e leader nei sistemi di riscaldamento (caldaie, sistemi e collettori solari, moduli a condensazione per centrali termiche, scalda acqua a pompa di calore e molto altro). Le pompe di calore saranno il prossimo articolo in produzione.

Ma la vera sfida, Fondital se la sta giocando nell’automotive dove sta investendo 30 milioni di euro per fare telai per auto in alluminio pressofuso: «Il mercato c’è ed è interessante», dice Orlando Niboli mentre introduce i visitatori nella sale stampanti 3D. Qui si fa prototipazione con 4 stampanti. È un reparto quasi sperimentale con una curiosità da sottolineare: è un reparto che fa service all’esterno, disponibile a tutte le aziende che possono - mandando un file - avere il prototipo desiderato.

 

 

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