Cosè il cloud storage?
Volendo fare una traduzione letterale dall'inglese all'italiano, diventerebbe "nuvola di conservazione" e ben poco renderebbe l'idea di ciò che il cloud storage rappresenta oggi per milioni di utenti internet.
Tale termine indica la possibilità di sincronizzare ed archiviare liberamente, cioè senza vincoli "tecnici", dati su spazi virtuali. Parlare di cloud storage significa, quindi, parlare di strumenti in grado di conservare i documenti in archivi condivisi, spazi in rete, slegati da hardware specifici e accessibili da qualsiasi dispositivo.
Queste soluzioni sono generalmente gratuite per uso individuale e piccoli team, a pagamento per gli account aziendali che necessitano di maggiore spazio d’archiviazione e strumenti specifici. La vera innovazione? La ritroviamo nel modello di business "a consumo", cioè l'utente è chiamato a pagare solo per lo spazio che effettivamente occupa.
Quali vantaggi per gli utenti?
Gli utilizzatori possono accedere da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, abbandonando chiavette usb, hard disk ed altri dispositivi di archiviazione, risparmiando tempo e viaggiando più leggeri. Si raggiunge così maggiore flessibilità lavorativa e un miglioramento del lavoro in team: questo perchè gli utenti possono lavorare sulla medesima versione del documento, abbattendo limiti di tempo e spazio.
È tutto così facile o dietro questo spazio virtuale si nasconde qualche rischio per l'utente?
In realtà esistono tre tipi di rischi per gli utilizzatori dei sistemi di archiviazione in cloud:
- blackout momentanei del sistema, per cui non è possibile accedere ai propri documenti;
- gestione privacy per cui sia l'Unione Europea sia associazioni di consumatori si sono mobilitate in passato ed ancora oggi pretendono una sempre più rigorosa protezione dei dati da includere nei contratti con i fornitori di spazi cloud ed infine la minaccia verso la sfera personale dell’utente
- potendo accedere in qualsiasi momento e a qualsiasi ora, il lavoratore può essere portato a lavorare anche extra orario di lavoro, sacrificando così i momenti “familiari”.
Quali aziende digitali offrono uno spazio di archiviazione cloud ai propri utenti?
L'offerta disponibile è vasta, ma queste sono le principali:
- Google Drive: servizio di Google, che consente l’archiviazione e la creazione online, anche collaborativa, di documenti.
- Dropbox: il primo strumento di cloud storage rivolto alle persone "comuni". Permette l'archiviazione e la sincronizzazione dei documenti nel cloud in modo semplice ed intuitivo.
- Amazon S3: il pioniere del cloud computing la sua offerta di archiviazione online è soprattutto rivolta alle aziende che lavorano sul web.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato