Sensori sui giocatori di basket per valutarne le performance
Le partite, in qualsiasi sport, si vincono con la tattica, il talento e i big data.
Per gli allenatori di tutto il mondo c’è infatti uno strumento in più a disposizione, l’analisi scientifica dei movimenti dei giocatori durante un match. L’idea è stata sviluppata anche dal Big & Open Data Innovation Laboratory dell’Università degli Studi di Brescia, che a fine 2015 ha dato vita al progetto BDSports. Curato da Paola Zuccolotto, Marica Manisera e Rodolfo Metulini e presentato durante l’edizione cittadina della Notte Europea dei Ricercatori, il laboratorio si pone l’obiettivo di carpire e analizzare i dati raccolti direttamente da giocatori professionisti, per capirne gli spostamenti sul campo di gioco e di conseguenza valutarne le performance.
Il progetto bresciano, che vede la collaborazione del gruppo di ricerca israeliano Kpa Group, dello Strategic Research in Sport Center di Mosca, dell’università di Economia e Business di Atene e di società specializzate nell’analisi dei dati sportivi (tra cui la bresciana MYagonism), si concentra principalmente sul basket.
A fornire tutte le informazioni necessarie ai ricercatori della Statale sono stati nientemeno che giocatori della Germani Basket Leonessa, della Grissin Bon Reggio Emilia e della Reyer Venezia, che durante alcune partite della scorsa Coppa Italia hanno indossato specifici sensori. I dati, appositamente elaborati e precisi fino al millimetro, hanno dato un quadro globale delle prestazioni, una manna per qualsiasi allenatore desideroso di aggiungere un nuovo strumento al servizio della squadra.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato