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Scuole superiori: i sogni dei ragazzi e i bisogni delle aziende

Entro fine mese le famiglie devono scegliere a quale indirizzo scolastico iscrivere i figli
La scelta della scuola superiore è un passaggio importante
La scelta della scuola superiore è un passaggio importante
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Ci siamo. Entro fine mese le famiglie dovranno iscrivere i propri figli alle scuole superiori. È tempo di decidere. Dopo le chiacchiere in famiglia, dopo aver parlato, cercato di capire propensioni e predisposizioni dei ragazzi, dopo aver verificato con i prof delle medie il possibile indirizzio prefigurato, adesso - per l’appunto - bisognerà scegliere.

È uno di quei passi che segnano un po’ la vita di tutti, famiglie e figli. Non è questione di vita o di morte, ma un po’ di futuro ce lo disegniamo con questa scelta. Vero è che, come spesso ci sentiamo ripetere, scegliere un indirizzo piuttosto che un altro non è mai stato così difficile. In molti dicono che la metà dei lavori che si faranno fra vent’anni ancora non sono stati inventati e quindi figuriamoci...

La strada maestra resta sempre - ovviamente - quella che il ragazzo indica. Famiglie e prof altro non possono fare che essere consiglieri. I sogni dei ragazzi vanno rispettati e incoraggiati. Gli andrà semmai ricordato che i sogni sono esigenti. Ma, detto questo, avanti tutta. Qualche sommessa considerazione la si può comunque esprimere. Liberi poi tutti di fare quanto meglio credono. E la considerazione che più immediata viene alla mente è quella che fa riferimento all’attuale quadro economico.

Le aziende, le industrie in particolare, mai come in questi anni stanno cercando personale qualificato, specifico per sapere gestire le fabbriche con le nuove tecnologie 4.0: mai come oggi le aziende cercano periti (e ingegneri). Ma, per limitarci ai periti industriali, non è un mistero che ci sono aziende che arrivano ad adocchiarli in terza-quarta, non aspettano più l’ultimo anno per farsi vive. C’è, in poche parole, un grande bisogno delle aziende che deve incontrare i sogni dei ragazzi.

Non dovrebbe essere impossibile mettere insieme sogni&bisogni in un sistema educativo e industriale maturo, serio, avanzato. Qualche riserva resta, per parlare di noi (dell’Italia). Ma bisogna impegnarsi: alle famiglie (e quindi ai ragazzi) è chiesto un impegno di riflessione aggiuntivo, alle aziende lo sforzo di far sapere che - nella fabbrica 4.0 - un lavoro dignitoso e appassionante non è un... sogno.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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