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Nel 2019 abbiamo investito 723 milioni di euro sulle startup

Startupitalia: «La capacità di innovare in Italia c'è». I settori: digital, life science, health, fintech e insurtech, blockchain, AI
Sempre più investimenti nelle startup
Sempre più investimenti nelle startup
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I «segnali dal futuro» che arrivano all'università Bocconi da Startupitalia sono quelli della capacità di innovare che c'è in Italia. Lo testimoniano oltre 1.000 giovani imprese innovative nei settori digital, life science, health, fintech e insurtech, blockchain, AI, impatto sociale, IoT, food, agritech, turismo, cultura (solo per citare i principali) che si sono riunite per la quarta edizione dello StartupItalia Open Summit attirando 15mila partecipanti. 

«Sono stati 723 (+38%) i milioni di euro investiti in startup italiane o startup fondate da imprenditori italiani nel 2019», ha sottolineato David Casalini, CEO e fondatore di Startupitalia. «Il confronto con l'anno scorso è decisamente positivo: nel 2018 si erano infatti registrati 522 milioni di investimenti, un numero già di gran lunga superiore a quello dell'anno precedente (chiuso a 136 milioni). Un dato che spicca nel 2019 è la crescita ulteriore dell'equity crowdfunding che in questi dodici mesi ha raccolto 55 milioni di euro (una cifra che comprende anche le raccolte di PMI), una crescita record se si pensa che nel 2018 il totale raccolto era di 30 milioni mentre nel 2017 si era fermato appena a 11,7 milioni di euro» ha concluso Casalini.

Vivace è l'offerta di innovazione ma anche la domanda, secondo quanto emerge dal primo studio sul «Chief Innovation Officer» (a cura di StartupItalia e Università di Pavia, che ha coinvolto circa duecento dirigenti d'azienda italiani a capo di oltre seimila risorse), una figura oggi presente solo nel 2,2% delle imprese tricolori ma che si prevede possa raggiungere il 12,8% entro il 2025.

Il Summit ha inoltre ospitato il primo meeting dell'European Blockchain Partnership, presieduto da Carlo Ferro, Presidente di ICE: un'innovazione, quella della Distributed Ledger, capace di toccare trasversalmente ogni ambito del business e che sta diventando sempre più strategico per le imprese di ogni dimensione.

 

Le donne guadagnano ancora meno dei colleghi uomini
Le donne guadagnano ancora meno dei colleghi uomini

 

Tra le criticità invece emerge il Gender Gap: da una ricerca di AlmaLaurea è emerso, infatti, che nel 2018 le donne laureate in uno dei percorsi STEM (ingegneria, geologia-biologia, architettura, comparto scientifico e ambito chimico-farmaceutico) non sono solo state molte meno rispetto agli uomini, ma che a cinque anni dalla laurea guadagnano sensibilmente di meno (con punte che raggiungono il 20%) a parità di titolo. 

L'Operating Director di Bocconi, Nico Valenti Gatto, ha presentato Bocconi for Innovation (B4i), la nuova piattaforma con il triplice ruolo di pre-acceleratore, acceleratore di imprese e luogo di sviluppo della corporate entrepreneurship (ossia dell'imprenditoria interna alle aziende). 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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