L’innovazione digitale del tour Da Vinci 4.0 sbarca a Lumezzane
Immaginate di entrare in un ufficio e guardarvi attorno. Sopra a ogni tavolo, c’è un pc. Se non ci fosse, sarebbe naturale pensare che in quel posto circoli ben poca produttività. Senza di esso, infatti, il lavoro come lo intendiamo oggi sarebbe impossibile o quantomeno molto, molto più complicato.
Ora pensate di compiere la stessa azione fra cinque, dieci, massimo vent’anni. Oltre al computer, sulle scrivanie saranno presenti molti altri supporti: robot, blockchain, stampanti 3d e apparecchi interconnessi (Internet of things), necessari per operare al pari del pc.
Questo è lo scenario che aspetta tutti noi, sul posto di lavoro ma anche a casa. Imparare a destreggiarsi con programmazione e tecnologie non è un’opzione, ma è semplicemente imprescindibile.
Massimo Temporelli, cofondatore di TheFabLab e esperto di quarta rivoluzione industriale, non usa giri di parole coi ragazzi dell’istituto tecnico e professionale di Meccanica e Meccatronica del Primo Levi di Sarezzo (distaccamento di Lumezzane), dopo aver coinvolto l'Itis Castelli di Brescia e il Cristoforo Marzoli di Palazzolo sull'Oglio.
«Chi in futuro non avrà e non saprà usare IoT, piuttosto che stampanti 3d, è come chi oggi non ha un pc - afferma durante la terza tappa di Da Vinci 4.0, il progetto ideato dal nostro giornale e realizzato con la collaborazione di Talent Garden -. Certo, non tutto ciò che è considerato strumento tradizionale sparirà dalle fabbriche o dalle case, ma il vostro compito ora è immaginare cosa il mondo, nonché il mercato del lavoro, vi chiederà». Bisogna quindi cominciare a studiare, senza perdere tempo. A dare man forte al pensiero di Temporelli, c'era anche Francesco Buffoli, ospite d'eccezione che ha presentato la sua azienda Buffoli Transfer agli studenti.
Per i cinque istituti che aderiscono all’iniziativa c’è già un’occasione per mettersi in gioco. Il 7 maggio nella sede di Talent Garden Brescia in via Cipro si svolgerà un hackathon, una gara di programmazione dove dovranno essere messe in campo idee innovative e competenze pratiche, per fornire una soluzione «in grado di essere utile, al mondo e alle persone - spiega Temporelli -. Il tema attorno al quale ruoterà la competizione è ancora top secret, ma di sicuro per vincere serviranno due cose: mani e cervello».
Sì, perché gli studenti partecipanti avranno il compito, divisi in gruppi, di combinare le loro idee con le tecnologie messe a disposizione: stampanti 3d e la piattaforma per l’elettronica programmabile Arduino (completa di sensori e di attuatori). Affiancati da alcuni operatori per gli aspetti strettamente tecnici, ai ragazzi sarà affidato un progetto da sviluppare e presentare a una giuria specializzata.
«Niente ansia, nessuno vi chiede di programmare scrivendo codici - rassicura l’esperto -. Online ci sono tantissimi siti che mettono a disposizione strisce nel linguaggio di Arduino: basta attingere dalle fonti open e copiare sul vostro pc, per far compiere alla piattaforma ciò che volete. A voi non resta che mettere in moto la fantasia».
Al capitolo stampa 3d, stesso approccio. Per prendere confidenza con il disegno in tre dimensioni è disponibile il sito Tinkercad, gratuito e presente sui diversi app store per smartphone. Se invece si cercano progetti già pronti per essere stampati, basta entrare in Thingiverse, un vero e proprio catalogo virtuale di prodotti free. A differenza del tradizionale negozio di e-commerce, qui non si compra un oggetto ma si scarica il file corrispondente, da trasformare in materia fisica tramite la stampa 3d. «Manca poco al 7 maggio: i ragazzi possono cominciare a cimentarsi con questi programmi - sottolinea il fisico -. Divertitevi e lasciate che la vostra creatività fluisca libera».
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