InnexHub per tutti: «Il digitale è agli inizi ma serve una mossa»
C’è un sacco di lavoro da fare, migliaia e migliaia di aziende da portare sulla strada del digitale. Praterie, ad un tempo terre di missione e mercati da conquistare. Ma bisogna muoversi, bisogna fare, bisogna inventarsi le modalità che possano ad un tempo convincere le aziende che altra strada non c’è e poi indicare possibili percorsi, affiancarle, dar loro una mano, un suggerimento.
C’è InnexHub-Brescia, uno dei punti di cultura digitale previsti dall’allora legge-Calenda e che ha messo insieme molte organizzazioni di categoria della nostra provincia, poi di Cremona e Mantova. Lombardia Orientale, un sistema di aziende industriali e non che vale più di qualche Stato europeo. Praterie, appunto. Angelo Baronchelli, fondatore del gruppo AB di Orzinuovi, è il presidente di InnexHub.
A che punto è il lavoro, che sensazioni ha di questi due anni scarsi di operatività. Che dicono le aziende?
«Diciamo che abbiamo cominciato un lungo percorso. Lo scorso anno siamo andati in molte aziende per spiegare quel che stava accadendo nelle fabbriche con l’arrivo del digitale. I percorsi, gli obiettivi, le trasformazioni che dovevano attendersi. Diciamo la cornice del mondo nuovo».
D’accordo. Prima la cornice e poi il quadro...
«Il quadro abbiamo cominciato ad abbozzarlo quest’anno con interventi specifici sulle aziende: a che punto sei, che problemi ti si presentano, che obiettivi ti poni, cominciando poi a rispondere alla inevitabile domanda: da dove si parte».
Per l’appunto: da dove deve partire un’azienda per cominciare a diventare, mi passi la semplificazione, 4.0?
«Ogni azienda è storia a sè. E quindi serve un lavoro quasi artigianale. E InnexHub non può fare tutto. C’è molto spazio per la consulenza esterna che non sempre, diciamo così, è all’altezza. E quindi InnexHub ha deciso di diventare una sorta di "garante" sulle società di consulenza serie. E poi stiamo predisponendo una serie di progetti specifici, che affrontino il digitale calandolo su un tema concreto».
È una sorta di evoluzione. Un progetto concreto sul quale state lavorando qual è?
«La sicurezza sul lavoro che è un tema e un problema molto caldo come le cronache puntualmente ci ricordano. Ecco, nel concreto che cosa può fare la tecnologie digitale su questo fronte, cosa si può fare, da dove si deve partire per rendere più sicuro un posto di lavoro utilizzando le nuove tecnologie?».
E le aziende come hanno sin qui risposto, che sensazioni ha avuto?
«Anche qui ogni azienda è storia a sè. I gruppi più strutturati si sono già mossi. Fra le Pmi, che sono la gran parte del nostro sistema industriale, quelle che lavorano con i grandi gruppi in qualche modo sono costrette a seguire il cliente. Ma molti sono ancora al nastro di partenza. Come si ricordava: ci sono enormi praterie e francamente penso che noi da soli non possiamo farcela a portare innovazione in tempi ragionevoli in un intero sistema industriale. Qui servono molti altri InnexHub. Servono nuove risorse, bisogna moltiplicare gli sforzi. E bisogna farlo in tempi rapidi».
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