I manager dell'eccellenza nascono al Maxe di Brescia
Senza sforzi, siano essi economici, di volontà o culturali, non ci può essere successo. «No pain, no gain» sintetizza bene la lingua inglese, a conferma di come un risultato non possa esulare da un sacrificio.
Calata nell’attuale contesto economico, questa massima suona quanto mai attuale per le aziende, chiamate a confrontarsi con un mercato sempre mutevole e con l’avvento prepotente del digitale. Sapersi muovere all’interno di questi orizzonti è diventata quindi una necessità e per farlo coscientemente servono le competenze.
Nasce proprio con questo fine il master «Maxe. Manager per l'eccellenza», percorso formativo giunto alla seconda edizione e dedicato a manager e risorse dell’area operations delle imprese imprese. Organizzato dal Centro servizi multisettoriale e tecnologico, da Aqm srl, in collaborazione con Isfor (divisione della Fondazione Aib per la formazione continua) e con il patrocinio dell’Associazione industriale bresciana e l’Università degli Studi di Brescia «il Maxe dimostra come Brescia sia un terreno florido anche per valorizzare le sue professionalità, formando dei giovani che saranno i traghettatori delle imprese del futuro - ha sottolineato il presidente dell’Aib Giuseppe Pasini durante la presentazione del corso che si è tenuta nella sede del Csmt in via Branze -. La partita dell’Industria 4.0 non si gioca solo sul piano fiscale o tecnologico, prima di tutto richiede un cambiamento culturale».
La digitalizzazione dipende proprio da questo passaggio, dalla consapevolezza di ciò che sta succedendo nel mercato globale. «Oltre alla consapevolezza però bisogna anche essere in grado di condividere quanto raggiunto - ha aggiunto Riccardo Trichilo, presidente e Ceo del Csmt, presidente della Aqm , durante l’incontro (era presente anche il presidente di Apindustria Brescia Douglas Sivieri) -. Il Maxe si fonda su un approccio sferico all’impresa, dove concetti come profitto, etica, sostenibilità, competitività, organizzazione sono messi a sistema».
Ma con il master per manager 4.0, dove il digitale percorre come un filo rosso tutta l’impalcatura educativa, ad essere messo a sistema è anche un modo di fare formazione, «puntando ad essere una filiera, con il Bresciano che può essere d’esempio per tutto il Paese» ha affermato il rettore Maurizio Tira.
L’organizzazione del Maxe, 350 ore di didattica e formazione esperienziale (case history, lean game, esercitazioni, laboratori, visite aziendali), conferma a pieno le parole di Tira. Rispetto alla passata edizione infatti, il corso si pone come «complementare al master in management e innovazione delle imprese promesso da Isfor - ha spiegato l’ad della Fondazione Aib, Daniele Fano -, fornendo competenze di carattere più tecnico».
La data d’inizio del Maxe è fissata per il 24 novembre (il termine per ottobre 2018), con le lezioni che si terranno a cadenza bisettimanale nelle sedi di Csmt, Aqm (via Edison 18 a Provaglio d’Iseo) e Isfor (via Nenni 30). A chi si iscriverà entro il 15 ottobre verrà garantita una quota d’iscrizione ridotta (6.900 euro), con il prezzo che salirà in vista dell’avvio del master (8.200 euro più Iva). Lo sforzo economico non è indifferente ma, oltre ad investire in tecnologie e macchinari, un’azienda deve addentrarsi nella digitalizzazione attraverso il suo canale principale, le persone.
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