GdB Da Vinci 4.0, la sfida per i ragazzi è pronta a ripartire
Dirompente, pervasiva, veloce, rivoluzionaria, la trasformazione digitale è tutto questo e molto altro ancora e sta interessando, e interesserà, ogni ambito della vita umana. Dalle fabbriche alle case, non c’è luogo o contesto che sia risparmiato dai cambiamenti tecnologici, con l’intero ecosistema che sta mutando in modo radicale. Proprio per questa sua natura trasversale la digitalizzazione non può essere limitata al solo mondo economico, analisi che ha fatto sì che Da Vinci 4.0 cambiasse pelle. Dopo il successo dell’anno scorso, quando cinque istituti tecnici hanno preso parte all’iniziativa ideata dal nostro giornale e sviluppata in collaborazione con Talent Garden, Massimo Temporelli e il suo TheFabLab, all’orizzonte si affacciano grandi novità.
«Stiamo lavorando al fine di creare un innesto umanistico, affiancando agli studenti degli istituti tecnici anche colleghi di licei e scuole di altri indirizzi - spiega il direttore del Giornale di Brescia Nunzia Vallini -, questo perché i giovani di oggi saranno sì i lavoratori ma soprattutto gli uomini e i cittadini del domani, a tutto tondo». Come Leonardo da Vinci è conosciuto sia per le capacità scientifiche che per le conoscenze umanistiche, così la seconda edizione del programma che porta il suo nome vuole far incontrare queste due anime, complementari e non avverse l'una all’altra.
Gli istituti tecnici saranno però ancora il fulcro, chiamati a fare un passo in più. Sotto la guida di Massimo Temporelli pratica e teoria, idee e concretezza si incontreranno per dare forma alla digitalizzazione, per portarla nella vita di tutti i giorni e capire come essa sia un fenomeno non solo ineludibile ma totalmente trasversale.
Le fila del discorso e del progetto Da Vinci 4.0 verranno tirate con l’arrivo della bella stagione. A maggio 2020 infatti, a conclusione del cammino, i ragazzi delle scuole coinvolte saranno chiamati a partecipare all’hackathon, la gara di progettazione pensata come ciliegina sulla torta del progetto. Una giornata di pensiero e di saper fare, un impegno per i giovani messi faccia faccia con una sfida pratica. «Il Giornale di Brescia sta investendo e puntando con forza sulla creatività dei giovani, sia tramite Da Vinci 4.0 sia con il progetto di alternanza scuola-lavoro Che classe» aggiunge Vallini.
Perché dietro ad una grande tecnologia c’è innanzitutto una grande idea, un pensiero che diventa innovazione grazie alla capacità di saperlo concretizzare. Questa la grande sfida che Da Vinci 4.0 vuole lanciare ai giovani bresciani. La nostra provincia è da tempo patria della capacità imprenditoriale e del sapere fare, due aspetti però che non escludono bensì contemplano la competenza e la conoscenza.
E in un mondo dove la tecnologia è destinata a sgravare gli uomini dai lavori e dalle mansioni più logoranti e ripetitive, il vero cambiamento potrà avvenire se si sarà in grado di valorizzare, anche e soprattutto, le caratteristiche immateriali della persona: fantasia, empatia, coraggio e istruzione. Solamente così le persone saranno libere di plasmare il mondo senza essere succubi delle tecnologie, ma soprattutto di coloro che le padroneggiano, diventando degli alfieri del nuovo Rinascimento.
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