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DefeatCovid19, l'intelligenza artificiale contro il coronavirus

Un team di esperti al lavoro, capofila la bresciana Neosperience, per creare algoritmi di screening che siano di supporto al sistema sanitario
L'intelligenza artificiale e il machine learning possono offrire un aiuto concreto contro il Covid-19
L'intelligenza artificiale e il machine learning possono offrire un aiuto concreto contro il Covid-19
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Diagnosi più veloci grazie alla tecnologia: così l’intelligenza artificiale e il machine learning possono offrire un aiuto concreto contro il Covid-19. Con l’hashtag #defeatcovid19, la bresciana Neosperience spa, lancia l’iniziativa e la community defeatcovid19.org rivolta a tutte le aziende e i professionisti che si occupano di intelligenza artificiale. L’obiettivo è quello di individuare risposte tecnologiche che siano di supporto alle strutture sanitarie e ai medici in un momento così difficile.

Per questo Neosperience ha già reso disponibile la propria piattaforma e il suo team di data scientist alle organizzazioni ed enti che lottano contro il coronavirus ed è stata affiancata dal Politecnico di Milano, primo partner dell’iniziativa. «Stiamo aggregando un team di esperti di intelligenza artificiale da tutto il mondo - ha spiegato il presidente Dario Melpignano -. Noi abbiamo fatto un primo passo rendendo disponibile la piattaforma Neosperience Cloud, in un’apposita versione denominata Core Edition, offerta da oggi a titolo gratuito a tutti gli enti di ricerca pubblici e privati e non profit attivi nel mondo della salute che ne faranno richiesta per le finalità di screening e supporto alla diagnosi del Covid-19».

Del valore dell’iniziativa è convinto anche Giuseppe Andreoni, coordinatore del laboratorio TeDH (Technology and Design for Healthcare) del Politecnico di Milano e coordinatore scientifico del progetto Nestore, finanziato dal programma di ricerca europeo Horizon 2020, che vede già impegnati Politecnico di Milano e Neosperience insieme ad altri 14 partner. «Insieme a Neosperience abbiamo dato vita a un gruppo di lavoro che può elaborare algoritmi di screening con cui coadiuvare il personale sanitario. Obiettivo del team è accogliere da subito in modo ampio e inclusivo gli apporti delle organizzazioni e dei data scientist più esperti, valorizzando gli sforzi di ciascuno verso il bene comune»,

Una sfida che mette insieme le competenze tecniche e le motivazioni ideali, come ribadisce Melpignano. «In queste ultime settimane ci siamo dedicati a comprendere come essere più utili alla nostra comunità nella difficile situazione che stiamo vivendo. L’intelligenza artificiale e il machine learning possono fornire un contributo nella diagnosi precoce ai sistemi sanitari di tutto il mondo: per organizzare l’operatività, programmare le terapie e migliorare l’efficienza in un momento così critico».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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