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Covid-19 come esca per cyber-attacchi: come difendersi

Il gruppo Leonardo (ex Finmeccanica) offre consulenza gratuita a 100 aziende
Il virus è anche informatico
Il virus è anche informatico
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False mappe sulla diffusione del virus, e-mail ingannevoli da falsi esperti e medici, frodi nelle raccolte di fondi online. L'emergenza Covid-19 è sempre di più l'esca usata per attacchi informatici ma offre anche nuovi obiettivi ai cyber-criminali: le aziende, che oggi espongono una «superficie d'attacco» ampliata e resa più fragile dallo smart working, i segreti oggi più appetibili dell'industria farmaceutica, i sistemi informatici delle strutture medico-sanitarie resi più fragili dal carico di lavoro.

L'allarme coronavirus sul fronte della sicurezza informatica emerge chiaro da un report della società dell'aerospazio, difesa e sicurezza Leonardo: i suoi Security Operation Centres, da Chieti e da Bristol, nei due mesi fino al 25 marzo hanno contato 230.000 campagne di malspam a tema coronavirus in tutto il mondo, di cui il 6% destinato all'Italia. Dal 6 aprile Leonardo ha offerto alle prime cento aziende che lo chiedano un servizio gratuito di «Threat Intelligence» per migliorare difesa informatica, consapevolezza della minaccia e formazione in ambito cyber.

A oggi hanno aderito in circa settanta. È un progetto che rientra nella serie di iniziative solidali messe in campo per aiutare il Paese nell'emergenza: anche, tra l'altro, il trasporto di dispositivi sanitari per la Protezione Civile. I report sulle principali minacce informatiche in questo periodo caratterizzato dal coronavirus» sono compresi nel pacchetto di Cybersecurity.

Pesa «l'utilizzo massivo» dello smart working, avvertono gli esperti informatici di Leonardo: in molti casi si usano device personali e collegati a reti domestiche sempre più affollate di dispositivi connessi (smart-tv, smartphones, telecamere, stampanti, domotica ), spesso «non aggiornati e non adeguatamente gestiti dal punto di vista della sicurezza informatica», aumenta così l'esposizione al rischio delle aziende. Intanto la società ha rilevato «segnali iniziali» di un rischio di attacchi verso l'industria farmaceutica, uno spostamento dai tradizionali obiettivi militari e di intelligence per minacciare ora anche la ricerca di vaccini.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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