Con eLux c’è un laboratorio che monitora l'università h24

A settembre, Amazon ha presentato un forno a microonde che risponde ai comandi vocali di Alexa, il suo assistente digitale. Non sorprendetevi: si sa che il nuovo obiettivo di gran parte del settore tecnologico è quello di mettere un computer dentro ogni cosa. Se in ambito Iot (internet delle cose) lo spauracchio della cybersecurity è fondato, è anche vero che i nuovi sistemi intelligenti permettono di migliorare diverse cose. Iot&energy. Per esempio la gestione dell’energia.

Possibilità, questa, ampiamente sfruttata a Ingegneria, dove nel living lab eLux, si sperimenta un sistema in grado di far integrare e coordinare tutte le tecnologie volte a una gestione smart e sostenibile dell’energia. Il tutto a partire dalla combinazione delle Smart grid, reti elettriche dotate di sensori intelligenti che raccolgono informazioni in tempo reale, e di una serie di impianti per generare energia con fonti rinnovabili.

È uno degli otto laboratori strategici dell'ateneo, nato nel 2014 e ulteriormente finanziato nel 2016 con 400mila euro per proseguirne la ricerca con un team che coinvolge 5 dipartimenti, otto docenti e dottorandi sotto la guida della prof.ssa Alessandra Flammini di Ingegneria dell'Informazione. Attivo 24 ore, a eLux si lavora ad attività sperimentali per il risparmio e l’efficientamento energetico del campus di Ingegneria e della residenza Ex Emiliani di via Valotti. «Così - spiega la docente - raccogliamo dati su moduli che hanno consumi diversi: uno equivalente a quello di una medio-grossa azienda e l’altro a quello di un condominio».

Immaginiamolo dunque come un quartiere smart, dove le infrastrutture sono tutte connesse fra loro e la gestione dell’energia non è più centralizzata ma distribuita e automatizzata. Gli impianti fotovoltaici sono dotati di una stazione di monitoraggio digitale e di sistemi di accumulo in grado di diversificare l’utilizzo dell’energia nei due edifici. Quello destinato agli ex Emiliani, da 64kw, ha un sistema di accumulo a ioni di litio organizzato secondo il time shift, che consente di massimizzare i consumi nelle ore serali. Sul tetto si trova anche un’antenna LoRa, una rete di tipo cellulare che fa comunicare fra loro, e gratuitamente, una serie di sensori IoT, come i contatori dell’acqua e le macchinette dei parcheggi.

Per sensibilizzare sulla mobilità green, è stata messa a disposizione degli studenti un’auto elettrica, con la sua colonnina di ricarica. Nelle aule dell’edificio, infine, ci sono monitor che mostrano in tempo reale i consumi generati da tutte le utenze. Queste sono infatti collegate con wifi - e a breve in fibra ottica - e rilevano dati ogni 2 o 3 secondi. Dati che vengono inviati a un unico data-center, che funziona anche come server per le simulazioni virtuali.

Con questo sistema il team eLux monitora i dati in tempo reale ed elabora modelli di previsione della domanda e dell’offerta, misura le prestazioni degli impianti così da ottimizzare i cicli di carica e scarica. «L’obiettivo parallelo di questo progetto è rendere l’edificio cognitivo - spiega Stefano Rinaldi, Phd -, cioè in grado di rispondere alle esigenze dei suoi utenti». Inoltre, una volta creato il gemello virtuale di questi edifici, sarà possibile ottimizzare quelli reali. Nel frattempo, eLux si prepara a mostrare i risultati dei suoi lavori: appuntamento per l’inaugurazione ufficiale del laboratorio il 18 gennaio.