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Auto elettriche e ricarica, arriva la piastra automatizzata

Le colonnine? Potrebbero non essere più l'unica opzione. Una startup austriaca ha concepito un progetto innovativo
La piastra ideata dalla startup austriaca Volterio e il connettore robotizzato installato a bordo auto - Foto tratta dal sito di Volterio © www.giornaledibrescia.it
La piastra ideata dalla startup austriaca Volterio e il connettore robotizzato installato a bordo auto - Foto tratta dal sito di Volterio © www.giornaledibrescia.it
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Sempre più case automobilistiche stanno puntando sulla produzione di veicoli elettrici, considerati il futuro della mobilità su gomma. Ma per far sì che la svolta sostenibile, produttiva e culturale, possa effettivamente prendere forma servono le infrastrutture.

Un’auto elettrica necessita infatti di una postazione di ricarica, tradizionalmente una colonnina. Tradizionalmente, perché la startup austriaca Volterio ha ideato una soluzione innovativa. Si tratta di un dispositivo di caricamento totalmente nuovo. Un’apparecchiatura viene montata sotto il veicolo, il quale si posizionerà sopra la piattaforma di charging.

Questa sfrutta sia la classica tecnica del plugin sia quella dell’induzione (quest’ultima costosa e che richiede lavori sui manti stradali), attraverso un dispositivo piccolo, una piastra a pavimento non più alta di 6 centimetri. Un braccio robotizzato «cerca», uilizzando la tecnologia wireless, la connessione nel sottoscocca e si collega. Il conducente non ha altro da fare che attivare la ricarica con la propria app e aspettare la ricarica: il caricabatterie con connessione domestica è di 22 kilowatt, il che significa che le batterie per auto più grandi possono essere caricate completamente in massimo cinque ore.

Tuttavia questa tecnologia è progettata per gestire fino a 100 kilowatt di corrente continua. Un’innovazione che da idea, esplicata nella tesi di laurea di Christian Flechl poi diventato ceo di Volterio, si trasformerà presto in concreta realizzazione. La multinazionale Faulhaber ha infatti investito nel progetto offrendo consulenza tecnica e selezionando i motori appropriati per la tecnologia per poi fornirli gratuitamente per la sperimentazione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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