Sette imprese su dieci nel Bresciano non usano l'intelligenza artificiale
Se le imprese di casa nostra ormai hanno preso dimestichezza con il digitale, lo stesso non può dirsi per l’intelligenza artificiale, nella fattispecie generativa. Ben 9 realtà produttive su 10, lo rileva un’indagine del Centro Studi di Confapi Brescia, non sanno come implementarla.
Su un campione di aziende (di cui il 33% afferente al settore metalmeccanico, con un numero ciascuna tra i 10 e i 15 dipendenti) interpellato, il 71% dichiara di aver sentito parlare della nuova tecnologia, ma di non impiegarla; solo il 10% ne ha una conoscenza molto buona, mentre il 47% ne conosce i capisaldi, ma non ha contezza delle modalità di applicazione e il 48% ammette una padronanza limitata o quasi assente.
Il punto
Eppure, l’AI generativa è strumento che può fornire all’impresa, anche di piccolo-medie dimensioni, opportunità decisamente apprezzabili sotto l’aspetto di tempistiche, qualità, precisione e misurabili in termini di innalzamento della competitività e miglioramento della produzione.
Confapi Brescia sta lavorando per avvicinare le aziende alla forma più evoluta di artificial intelligence ed ha perciò avviato una partnership con Microsoft Italia, assieme alla quale organizza il webinar «Intelligenza artificiale generativa: ispirazione e applicazione pratica per le imprese», in agenda martedì 23 gennaio alle 14.30. Interverranno gli esperti Roberta Bruno, Giada Carlassara, Andrea D’Onofrio, in rappresentanza di Microsoft Italia.
Con la multinazionale dell’informatica, Confapi Brescia, prima fra le omologhe associazioni territoriali, andrà anche ad individuare - annuncia il presidente Pierluigi Cordua - «un protocollo d’intesa, con cui ci impegniamo a declinare le opportunità dell’intelligenza artificiale e a sensibilizzare verso il tema le nostre imprese». Nello stesso seminario online, si parlerà delle applicazioni pratiche dell’AI generativa, nonché dei tool alla portata per svariati settori produttivi quali M365 Copilot, Azure OpenAI e il programma AI Lab.
Il mercato
«La reattività e il tempismo sono fondamentali quando si tratta di fronteggiare un mercato in continuo mutamento - ha commentato il presidente Cordua, affiancato dal presidente Unimatica, Antonio Perini e dalla responsabile del Centro studi, Maria Garbelli -. Innovazioni tecnologiche dirompenti, come nel caso dell’intelligenza artificiale generativa, possono essere di grande aiuto per i nostri imprenditori. La nostra associazione intende agire per trasferire alle aziende associate le migliori competenze atte a comprendere le formule più consone all’integrazione di sistemi di AI generativa nei propri processi».
«Semplicità è la parola chiave di questa rivoluzione - sottolinea Giacomo Frizzarin, direttore divisione Small Medium & Corporate Microsoft Italia -, basata su un dialogo in maniera naturale, direi maieutica, che mantiene la persona al centro. Abbiamo già un centinaio di aziende nell’AI Lab, per oltre 200 progetti, e l’obiettivo è arrivare almeno a dieci volte tanto. I dati - aggiunge il manager - dicono che il ritorno sugli investimenti, per chi utilizza l’AI generativa, è di 3,4. Aumenta inoltre la soddisfazione sul lavoro per quasi il 70% delle persone e migliora la qualità di ciò che si produce».
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