Cittadella dell'Innovazione Sostenibile, il Comune rompe gli indugi: «Sarà realtà entro 5 anni»
Dopo i primi passi è arrivato il momento di mettersi a correre. Perché per essere all’altezza della doppia sfida imposta dalla transizione digitale ed ecologica, la «Cittadella dell’innovazione sostenibile» di Brescia dovrà essere realizzata in tempi brevi, quasi da record se rapportati alla complessità e alle ambizioni del progetto. L’obiettivo è inaugurare il nuovo polo multitecnologico che riunisce aziende, istituzioni e università prima della fine dell’attuale consiliatura Castelletti.
A dichiararlo è lo stesso neoassessore all’Innovazione sociale ed economica e alla Transizione digitale Andrea Poli: «Cinque anni sono troppi, l’idea va messa a terra in pochissimo tempo per rimanere al passo con i cambiamenti», ha dichiarato durante il terzo incontro di GdB&Futura, la rassegna che il Giornale di Brescia ha dedicato a impresa, ambiente e tecnologia. Quello di ieri 15 giugno nella sede del Csmt è stato un primo confronto corale tra i principali promotori dell’idea e ha sancito l’inizio di una nuova fase.
Tavoli tematici
Presentata alla fine del 2021, la «Cittadella» ha attirato sempre più interesse da parte delle realtà pubbliche e private di tutto il Bresciano. Un «sogno a occhi aperti» nato dall’immaginazione di InnexHub e Csmt e che ha l’ambizione di diventare un punto di riferimento per l’Italia e l’Europa.
Alta anche l’asticella dei finanziamenti, oltre 200 milioni di cui una parte consistente da intercettare all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si sa ancora poco invece riguardo alla sede fisica della «Cittadella», e se verrà realizzata ex-novo oppure riqualificando degli immobili già esistenti: «La parte urbanistica verrà dopo - ha continuato Poli -. Ora è il momento di capire cosa vogliamo fare e come farlo. Un eventuale intervento di riqualificazione su edifici del nostro patrimonio sarà un valore aggiunto».
L’idea è creare un polo che possa accogliere laboratori, spazi di coprogettazione tra aziende e anche servizi accessibili ventiquattr’ore su ventiquattro: «Uno spazio concepito per accogliere tutti i bisogni del territorio e includere quante più realtà possibili - ha spiegato Riccardo Trichilo, direttore e Ceo di Csmt -. Ci saranno anche pub, teatri, ristoranti. Vogliamo creare un luogo in cui giovani talenti e piccole-medie imprese possono contaminarsi a vicenda e sviluppare nuove idee nel campo dell’economia circolare e del digitale».Gli enti pubblici e privati che hanno già manifestato interesse, «abbiamo raccolto la manifestazione da parte di tutti gli stakeholder del territorio, con 320 domande di partecipazione ai dodici tavoli tematici per preparare il progetto di massima» rimarca il presidente di InnexHub Giancarlo Turati, per partecipare al progetto concentrandosi su temi quali l’educazione al commercio e turismo passando per digitalizzazione, fabbrica del futuro e ricerca.
Per dare alla «Cittadella» la sua forma definitiva. «Vogliamo essere il ponte ideale tra l’università e il lavoro - ha suggerito la presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Brescia Laura Boldi -. Noi possiamo mettere a disposizione le nostre commissioni tematiche per riuscire a creare una sintesi dei bisogni e delle singolarità di tutto il territorio».
Un’agorà dei saperi
L’idea di base è creare un’agorà dell’innovazione, aperta a ogni sapere senza limitarsi a specifici campi della tecnologia o della ricerca: «Sostenibilità è un concetto a 360 gradi, non solo ambientale ma anche economica e sociale - ha detto Giovanni Panzeri, direttore della sede di Brescia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore -. L’innovazione è tale quando è per tutti e questa è la prospettiva che ci convince di più».
Che la presenza delle università sia uno dei pilastri del progetto lo ha rimarcato anche Rodolfo Faglia, professore del Dipartimento di Ingegneria meccanica e industriale dell’UniBs e presidente del Comitato tecnico scientifico di Csmt: «Fornire un metodo, incentivare la formazione e dare alla "Cittadella" una vocazione internazionale. Le idee ci sono, ora dobbiamo metterci a lavorare in fretta».
Preme sull’acceleratore anche il presidente della Camera di Commercio di Brescia Roberto Saccone, che ha evidenziato le priorità: «Individuare una sede che rispecchi la natura della "Cittadella" e intercettare i finanziamenti. E ovviamente coinvolgere le piccole e medie imprese, perché l’innovazione è l’argomento con cui possono affrontare la competizione nei mercati globali. Mettere a terra un progetto così complesso non è semplice - ha concluso Saccone -. Ora le aziende che vogliono partecipare devono farsi avanti».
@Tecnologia & Ambiente
Il futuro è già qui: tutto quello che c’è da sapere su Tecnologia e Ambiente.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato