Economia

Sul digitale abbiamo perso, allora perché non puntare tutto sul green?

Lo spunto è l'intervista del Sole24Ore a Luca de Meo, ad del gruppo Renault, che spiega la sua visione sull'automotive in Europa
E se il green fosse il futuro dell'Europa?
E se il green fosse il futuro dell'Europa?
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Luca de Meo oggi guida il gruppo Renault, dopo aver fatto il giro del mondo a raccattare esperienze nei maggiori placer del settore e arrivando a 37 anni in Fiat (nell’era Marchionne) dove si occupa di Lancia e del lancio della allora nuova 500. Adesso di anni ne ha 55 ed ha rimesso in sesto i conti della Casa francese e la sta guidando verso i nuovi orizzonti inevitabilmente elettrici. Bella, ampia e chiara l’intervista data al direttore de Il Sole24Ore. Due o tre cose in particolare.

La prima è sulla ineluttabità dell'elettricità. Certo qualche anno in più servirebbe ma le norme non le facciamo noi. Naturalmente ci sono molti rischi, la Cina è pronta a far man bassa. Ma allora, viene da chiedersi, perché non acceleriamo? Luca de Meo ha presente la cosa, i rischi, i posti di lavoro a perdere. Anche per lui l'indotto rischia 50/70mila posti, ma - dice - dobbiamo imparare dai cinesi che qualche anno fa si son detti: perché insistere ad inseguire i grandi gruppi dell'auto sul loro terreno?

Cerchiamo qualche altra strada che significa innovazione e quindi digitale e batterie. Risultato: oggi sono leader e sempre più lo saranno visto che l'elettronica di bordo varrà sempre più a maggior ragione sulle auto elettriche. E quindi: applausi ai cinesi, ma a noi che ne viene? Consiglio di de Meo: visto che sul digitale la partita è persa, l'Europa diventi il maggior produttore di tecnologie green.

Seconda considerazione: i giovani. A 37 anni in Fiat de Meo era una eccezione. Ma l'ad di Renault dichiara la sua fiducia nelle capacità innovativa dei piu giovani. Mi viene in mente una freschissima polemica sul lavoro dei più giovani e sulla vera o presunta non voglia di lavorare: a 23 anni, singhiozzava scrivendo su Facebook un ragazzo, mi pagano 600 euro al mese per 30 ore la settimana. Non diceva quel che faceva, ma 600 euro son pochi e dicono di quanta disistima circonda il mondo dei giovani al lavoro. A me pare una bestemmia...

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