Cucina

Una legge regionale per salvare lo spiedo (ma non gli usilì)

Il leghista Massardi: «Vietato il commercio di uccelli? I cacciatori li donino ai ristoratori»
Il tipico spiedo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il tipico spiedo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Una legge regionale per far tornare nello spiedo gli uccellini. Ne è ideatore e promotore Floriano Massardi, vicecapogruppo della Lega al Pirellone. «L’obiettivo - spiega - è salvaguardare la più importante espressione della cultura culinaria bresciana. Le norme oggi in vigore prescrivono, come si sa, il divieto di commercializzazione della piccola fauna selvatica. La mia proposta si prefigge di superare tale divieto grazie al coinvolgimento dei cacciatori».

In pratica, in virtù di questa legge, il cacciatore verrebbe considerato «produttore primario» all’interno di una filiera, ciò che gli consentirebbe di effettuare, naturalmente su base volontaria, la donazione gratuita del cacciato al ristoratore. Questi, a sua volta, sarebbe tenuto a precisare nella ricevuta fiscale che l’aggiunta degli uccellini nello spiedo è a costo zero.

Così il divieto legato alla commercializzazione non sarebbe più sussistente. «Una soluzione semplice - aggiunge Massardi, - la cui formulazione ha richiesto però oltre un anno di lavoro, e il contributo di esperti di diritto. Ora vogliamo approvare la legge in fretta, se possibile in tempo per la nuova stagione venatoria. I consiglieri della Lega la voteranno compatti, ma conto anche sull’appoggio degli altri gruppi, sia di maggioranza che di opposizione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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