Cucina

Strabar incorona Manuel Marini: sua l’edizione caffetteria

Nella combattuta finale in onda ieri sera ha superato la brava 21enne Debora Bezzi
Manuel Marini alza la stella di Strabar 2019
Manuel Marini alza la stella di Strabar 2019
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Avvince, coinvolgente, bella da vedere e soprattutto da vivere. Alla fine l’ha spuntata uno dei contendenti ma per quello che si è visto nel corso della gara anche il risultato opposto poteva essere possibile: alla fine la giuria ha deciso per una manciata di punti. Quella dell’edizione 2019 di Strabar è stata una finale come ci si aspetta che sia l’ultimo atto di una gara combattuta. Una serata in cui tensione, spettacolo, tecnica e capacità di lavorare sotto pressione si sono fuse in una puntata che ha tenuto migliaia di spettatori con il fiato sospeso fino all’ultima prova. Il verdetto è arrivato quando la giuria, sulle lavagnette usate per sette puntate, non ha scritto un punteggio ma un nome: Manuel.

La finale di Strabar
La finale di Strabar

Il campione. È infatti Manuel Marini, 25enne barista alle piscine di Provaglio d’Iseo il campione dell’edizione 2019 di Strabar, quella che per prima si è interamente dedicata agli specialisti della caffetteria. Manuel, dopo essere stato selezionato nei casting che si erano tenuti all’inizio di ottobre alla Centrale del Latte ha superato i quarti vincendo la sfida con Cesare Bassani e poi si è aggiudicato la finale battendo in semifinale l’esperto Boris Andreoletti che ha ceduto sulla «French press». A sfidarlo la 21enne del Pata Negra di Paratico Debora Bezzi, barista da pochi mesi ma già capace di farsi valere su Francesco Paonessa nei quarti e poi su Federico Bertuzzi in semifinale.

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Già nelle semifinali la giuria ha voluto innalzare il livello tecnico della sfida (già comunque significativo fin dai quarti dato che in questa edizione si sono selezionati solo specialisti in caffetteria) proponendo prove sempre più complesse per testare la competenza dei concorrenti ma anche la loro resistenza alla pressione. La prima prova, Strafantasy, ha voluto porre l’accento sul tema della LatteArt, cioè della realizzazione di cappuccini solo con la caduta del latte, senza utilizzare altri strumenti. «È un sistema di decorazione non facile che mette molto alla prova la mano del barista», ha spiegato Luca Ramoni. Andrea Bartolozzi ha ricordato che «Re Cappuccio è il latte di riferimento per la LatteArt per la sua tessitura». Sul bancone della giuria dunque sono arrivati quattro cappuccini ben decorati: Debora ha conquistato la giuria con figure ben realizzate e centrate nella tazza, aggiudicandosi 18 punti mentre Manuel si è fermato a 15.

Come secondo impegno la giuria ha proposto la StraMisteriosa. Bevanda al caffè. Ad ogni concorrente è stato chiesto di preparare una bevanda al caffè con i liquori cremosi di Spirito del Garda. Quattro pezzi uguali, uno per ogni giudice, da realizzare in quattro minuti. Debora ha scelto di miscelare espresso, vodka aromatizzata alla vaniglia e liquore alla nocciola Spirito del Garda mentre Manuel ha utilizzato nocciola, purea di lampone, espresso e albume d’uovo per fare una crema. La giuria ha apprezzato in modo particolare il lavoro di Manuel mentre quello di Debora ha lasciato qualche perplessità. Il punteggio dunque è arrivato in parità: 32 punti ad ogni concorrente. Sfida decisiva. Ad assegnare la stella di Strabar 2019 è stata dunque l’ultima prova: quattro minuti per preparare due cioccolate, due marocchini, un espresso e un cappuccino ossia la Strapressure. «Abbiamo il dovere di alzare il livello per attirare pubblico e turisti» ha spiegato Paolo Uberti. Le cioccolate, come nelle altre puntate, hanno presentato le maggiori difficoltà ma alla fine è stato Manuel Marini ad alzare la stella di Strabar.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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