Cucina

Strabar: baristi al bancone telecamere accese. La sfida è aperta

Centrale del Latte ha ospitato i casting del nuovo format in onda su Teletutto
Giuria. Da sinistra Ramoni, Damini, Uberti e Piazza  Foto Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
Giuria. Da sinistra Ramoni, Damini, Uberti e Piazza Foto Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
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Finalmente faccia a faccia. La giuria tecnica da una parte e i baristi e i barman che ambiscono al titolo di miglior barista bresciano 2018 dall’altra. Nelle scorse ore Centrale del Latte, uno dei partner del nuovo format di Teletutto, ha ospito il primo confronto di Strabar, la sfida che potrà poi essere seguita passo dopo passo il giovedì in prima serata.

Da settembre infatti la tv dei bresciani ha lanciato l’iniziativa e ha raccolto le candidature di ragazzi e ragazze, uomini e donne che hanno, o hanno avuto, esperienza dietro il bancone e hanno voglia di mettersi in gioco sotto gli occhi delle telecamere di Teletutto ed entrare quindi nelle case dei bresciani con la loro simpatica, lo loro abilità e la loro voglia di farsi conoscere. La giuria. Per il suo nuovo format Teletutto ha convocato una giuria tecnica di esperti della caffetteria, della formazione e del mondo dello spettacolo e della comunicazione, per poter valutare in modo equilibrato i baristi di Strabar, soppesando nel contempo la preparazione tecnica, la conoscenza delle materie prime ma anche la capacità di stare dietro al bancone, di conoscere il cliente e guidarlo.

In gioco. Foto di gruppo per i baristi che si sono presentati al casting
In gioco. Foto di gruppo per i baristi che si sono presentati al casting

Presidente di giuria è infatti Luca Ramoni, docente e formatore Cefos, e con lui Maddalena Damini, direttore artistico di Teletutto e Radio Bresciasette, Paolo Uberti, patron di Trismoka, torrefazione di Paratico, e Paolo Piazza, Bartender manager di Coppelia. Quando si sono presentati infatti i giurati hanno spiegato a quali dei molteplici aspetti della professione avrebbero prestato maggiore attenzione, cosa avrebbero valutato, offrendo ai lettori e ai telespettatori, e dunque anche ai baristi, una gamma completa delle competenze che sarebbero state misurate e delle abilità che si sarebbero valutate.

Massimo riserbo da parte dell’organizzazione e della giuria sul contenuto delle prove che i baristi hanno affrontato ma qualcosa è trapelato: è stata valutata la capacità di realizzare espressi e cappucci a regola d’arte, sia in situazione di tranquillità che sotto pressione ma anche quella di mettere il cliente a suo agio e di affrontare richieste particolari. Un ruolo importante lo hanno avuto anche le competenze specifiche, dalla conoscenza degli strumenti a quella della materia prima fino ai «gesti tecnici» alla macchina oppure miscelando per bevande creative. Non solo caffetteria ma anche aperitivi, con una gamma di situazioni che hanno offerto le condizioni per individuare i baristi in corsa per Strabar.

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