«Per accompagnarli mi sono messo a studiare anche io»
La seconda edizione di Strabar si è sdoppiata. Rispetto alla prima, che ha premiato il miglior barista in grado «di fare tutto al meglio», questa prevede due fasi: quella autunnale che vede in gara gli specialisti della caffetteria e quella primaverile con i barman e i bartender specializzati nel bere miscelato. Una seconda edizione dunque che innalza il livello tecnico e rende la sfida comunque avvincente e coinvolgente anche per il grande pubblico che non mastica quotidianamente certi dettagli.
«Per poterli seguire al meglio anche io mi sono messo a studiare - spiega il comico bresciano Giorgio Zanetti che conduce anche questa seconda edizione - seguendo le giornate di formazione proposte da Trismoka. Per raccontare al meglio le varie prove e soprattutto permettere ai telespettatori di appassionarsi alla nostra gara devo essere preparato al meglio anche dal punto di vista tecnico».
Un percorso che avvicina Giorgio Zanetti ai concorrenti rinsaldando quel ruolo di «punto di contatto tra gli esperti della giuria e i ragazzi dietro al bancone che saranno tesi per la sfida e per gli obiettivi delle telecamere addosso», come ha spiegato fin dalla scorsa edizione Zanetti. Dopo i casting il conduttore si è detto «soddisfatto di aver trovato un gruppo di ragazzi giovani e con tanta voglia di mettersi in gioco, lo spirito giusto per raccogliere il massimo da questa esperienza». Il conduttore di Strabar è dalla parte dei concorrenti, li aiuta soprattutto a vincere la tensione per poter far vedere il proprio talento e la propria professionalità, ma in questa seconda edizione anche dalla parte dei telespettatori con cui dovrà creare un vero e proprio dialogo per portarli nel vivo della gara alla scoperta dei segreti, delle tecniche e delle eccellenze della caffetteria di alto livello.
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