Il «miglior gin d'Italia» profuma di Mediterraneo ma parla bresciano
Sapore mediterraneo e nome bresciano. «Per creare il mio gin mi sono ispirato ai profumi e ai sapori della cucina della città in cui sono nato, Napoli. La scelta del nome, invece, è ricaduta sul codice di avviamento postale del paese in cui vivo, Castenedolo». Lui è Andrea Pellegrini, ha 31 anni ed è il creatore di 25Zero14. Un distillato che, lo scorso 23 febbraio a Londra, è stato premiato come «Miglior gin italiano» nella World gin award 2023.
«È il concorso annuale più importante del settore» spiega. Come funziona? Dopo la candidatura, si spedisce la bottiglia e si attende il risultato. «La particolarità sono le varie categorie - continua Pellegrini -. Ad esempio, per quella "taste" (gusto) viene votato solo il distillato in sè, a prescindere dalla parte puramente estetica. I giudici non vedono logo o bottiglia e non conoscono il nome del suo creatore», sottolinea il castenedolese. Una votazione alla cieca affidata solo a gusto e olfatto, quindi, che gli ha fatto fare l'en plein. Sia il 25Zero14 Botanic gin che il 25Zero14 Navy strenght si sono aggiudicati la medaglia d'oro nel loro settore e la nomina di miglior italiano.
Il classico
Il 25Zero14 Botanic gin «è un gin botanico, morbido, semplice da bere - dice il giovane -. Non è un gin secco o difficile. È per tutti, si può bere da solo o abbinato ad un aperitivo». Un distillato dal sapore agrumato, leggermente erbaceo, per la presenza di rosmarino, basilico e timo, con al finale una leggera punta di anice. Il tutto bilanciato su una base classica dove regna il ginepro italiano.
La giuria della World gin award 2023 lo ha definito così: «Delizioso ed emozionante. Un’esplosione di sapore e consistenza. Molto movimentato, vivace, ma con un po' di calore alla fine». Un tripudio di sapori che si riflette nella scelta dell’etichetta colorata, dove ogni colore scelto rappresenta le botaniche che danno vita ai freschi sentori del distillato.
Il Navy gin
«Il 25Zero14 Navy strenght è il top della distillazione del gin - dice il creatore -. Partono dai 57 gradi in su ma è comunque un gin abbastanza facile da bere». La ricetta è la stessa, ma dato l’alto grado alcolico risulta leggermente più secco. I giurati lo hanno definito «un classico ed elegante gin secco, guidato da agrumi leggeri e ginepro con un bordo piccante e rinfrescante, e un finale lungo e croccante».
«È adatto per la creazione di qualsiasi drink a base di gin - dice Pellegrini -. Insieme ad una tonica, nel caso del gin tonic, o in un Martini o anche in un Negroni».
La passione
«Sono stati tre anni intensi. Ci ho messo un anno solo per creare il progetto». Tra la costruzione della ricetta, circa trenta prove di sapore, la scelta delle bottiglie, la creazione di logo ed etichetta, la elezione della distilleria più adatta ci sono voluti 365 giorni. Il progetto è nato nel 2019: «Mi sono appassionato al mondo dei distillati - racconta Pellegrini -. Poi ho fatto dei corsi di bartender che mi hanno aperto un mondo». E, dopo soli tre anni, è arrivato il primo importante riconoscimento internazionale.
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