Cucina

Il bresciano Daniele Ricci è vicecampione al mondo di caffè

Bianca Terzoni
Il 25enne è arrivato in seconda posizione ai Campionati Mondiali di caffè ad Atene
Daniele Ricci, al centro, ha vinto i campionati mondiali di caffetteria - Foto Instagram Mame Specialty Coffee
Daniele Ricci, al centro, ha vinto i campionati mondiali di caffetteria - Foto Instagram Mame Specialty Coffee
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Il bresciano Daniele Ricci si è aggiudicato il secondo posto ai Campionati Mondiali di caffetteria. Per il 2023, si sono svolti questo giugno ad Atene.

Per il giovane il risultato non è isolato: è già primo barista in Europa, dopo aver vinto il Campionato italiano a Rimini, nella categoria miglior barista. Lo stesso titolo lo aveva conquistato nel 2020. Nel 2021 si era già qualificato ottavo ai Mondiali di Milano. Nel 2022, invece, non è riuscito a partecipare ai Mondiali, perché squalificato agli Italiani per un dettaglio: ha chiesto di ottenere un timer due minuti prima della gara, e secondo la fiscalità della giuria era ormai troppo tardi. 

Il giovane bresciano Daniele Ricci durante il campionato mondiale baristi tenutosi a Milano
Il giovane bresciano Daniele Ricci durante il campionato mondiale baristi tenutosi a Milano

L’emozione è stata tanta venerdì, quando hanno annunciato i 6 semifinalisti per il Campionato Mondiale. A 25 anni, essere chiamato tra i primi sei del mondo è una grande soddisfazione, un risultato immenso. Ad un italiano, capita solo per la seconda volta.

Secondo il papà Claudio Ricci, «la gara ad Atene è stata fantastica. Arrivare al secondo posto è stato incredibile, a Daniele bastava rientrare nei primi sei, stare accanto ai professionisti del settore». Terzo posto per il concorrente australiano Jack Simpson, mentre il vincitore della competizione è il brasiliano Boram Um, amico di Daniele.

Daniele Ricci durante la competizione - Foto Luca Rinaldi
Daniele Ricci durante la competizione - Foto Luca Rinaldi

La gara è durata in tutto circa 15 minuti, e sono tre le richieste che vengono fatte ai migliori baristi: la prima è di presentare quattro espressi a regola d’arte, la seconda richiesta riguarda quattro «milk beverage», meglio conosciuti come cappuccino. In ultimo, si chiede ai concorrenti di convincere la giuria con quattro «signature drink», bevande speciali a base di caffè. La giuria è composta da quattro giudici sensoriali che verificano la professionalità e l’accuratezza dei baristi in gara.

Per la competizione, Daniele ogni volta porta la propria attrezzatura: il carrello, l’occorrente per il servizio, e chiaramente il tipo di caffè che ha individuato e scelto per cercare di vincere la gara. Il prossimo campionato mondiale di caffetteria sarà a Seoul, e dopo otto anni di gare Daniele dovrà decidere se partecipare e provare a qualificarsi. Attualmente il giovane lavora a Zurigo, nell’azienda Mame Specialty Coffee.

Il suo stile di vita è piuttosto frenetico: viaggia spesso, soprattutto nei paesi sudamericani – ultimamente è stato a Panama - dove si produce il caffè. Qui visita assieme ai suoi collaboratori le aziende specializzate, per individuare il gusto di caffè migliore e quello più particolare.

La storia di Daniele comincia otto anni fa, al Trismoka Challenge. Dopo aver studiato all’Istituto alberghiero Andrea Mantegna di Brescia, vince per tre volte il Trismoka. È qui che nasce la sua grande passione: da giovane studente, riesce a battere i professionisti nella finale, e viene notato da Paolo Uberti di Trismoka. La sua formazione passa a Bergamo, dove lavora al Bugan Coffee Lab con Maurizio Valli.

Una curiosità: «A casa, Daniele si rifiuta di prepararci il caffè. Sostiene che non riusciamo a capire la sua professionalità» racconta il papà Claudio. «In Italia manca una cultura di caffè di alta qualità, mentre siamo leader mondiali nella produzione di macchine per il caffè».

Per il futuro, Daniele punta per il momento a continuare il suo viaggio nel mondo del caffè. «Il suo sogno è quello di aprire una propria caffetteria, ma ancora non sa dove» conclude il padre di Daniele. «È sempre in laboratorio a fare sperimentazioni». Data la giovane età, Daniele ha sicuramente ancora tempo per scoprire nuove meraviglie sul caffè.

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